Anche quest'anno il modo migliore per fruire dell'evento veneziano a distanza si confermano le pillole video del Media Center di corriere.it con protagonista Paolo Mereghetti.
E non tanto per Mereghetti in sè, per i suoi pareri o il suo status, quanto perchè oltre a trattare dei film del giorno (e quindi dare le essenziali informazioni critiche) questi video sono la cosa più vicina ad un blog che abbiano fatto a corriere.it.
Mentre infatti Repubblica.it ha i suoi "blog d'autore", tenuti da alcune firme del giornale o del gruppo, il corriere si limita a qualche forum (moooolto 1.0). Queste pillole video, assieme alle loro più consolidate versioni canoniche (Il Film, TeleVisioni (di Grasso) ecc. ecc.), costituiscono quindi effettivamente gli unici esempi di linguaggio informale, opinioni a ruota libera e una certa libertà stilistica della testata online.
Certo si tratta pur sempre di un prodotto realizzato da persone appartenenti al mondo redazionale classico, lontane dall'universo dei blog e comunque confinato in un sistema che cerca di essere quanto più canonico possibile. Eppure nei casi migliori (e lo speciale di Venezia sembra esserlo) riescono a regalare un'alternativa meno ingessata e più curiosa e particolare (per questo più simil-blog) sull'evento.
E non tanto per Mereghetti in sè, per i suoi pareri o il suo status, quanto perchè oltre a trattare dei film del giorno (e quindi dare le essenziali informazioni critiche) questi video sono la cosa più vicina ad un blog che abbiano fatto a corriere.it.
Mentre infatti Repubblica.it ha i suoi "blog d'autore", tenuti da alcune firme del giornale o del gruppo, il corriere si limita a qualche forum (moooolto 1.0). Queste pillole video, assieme alle loro più consolidate versioni canoniche (Il Film, TeleVisioni (di Grasso) ecc. ecc.), costituiscono quindi effettivamente gli unici esempi di linguaggio informale, opinioni a ruota libera e una certa libertà stilistica della testata online.
Certo si tratta pur sempre di un prodotto realizzato da persone appartenenti al mondo redazionale classico, lontane dall'universo dei blog e comunque confinato in un sistema che cerca di essere quanto più canonico possibile. Eppure nei casi migliori (e lo speciale di Venezia sembra esserlo) riescono a regalare un'alternativa meno ingessata e più curiosa e particolare (per questo più simil-blog) sull'evento.
2 commenti:
Sì, anche perché Mereghetti è di solito a disagio, e impiega gran parte del minutaggio per raccontare la trama fin quasi alla fine. E in alcuni casi si dimentica pure di dare un giudizio un minimo strutturato. Ma glielo perdoniamo, a lui e a quegli improbabili maglioncini.
Si alle volte ha dei golfini veramente da antologia...
Devo dire però che le volte che l'ho visto dal vivo era sempre impeccabile, anche se molto casual.
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