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14.3.08

Intelnet

E' arrivato il momento che si era tanto atteso: la maggioranza dell'utenza di internet è cinese.
Non che lo ritenga un male (come del resto si capisce dal titolo del post, originalissimo, tollerante e rispettoso della profondità di una cultura millenaria), solo che con tutta probabilità questa cosa pone fine ad un'era e ne fa cominciare un'altra.
Certo per motivi di caratteri poi si può dire che un po' viviamo in reti separate ed è più probabile che loro frequentino la nostra piuttosto che noi la loro.
Però mi sembra che un simile fatto (che si accentuerà sempre di più) è impossibile che non abbia alcuna conseguenza, poi quali possano essere queste conseguenze è difficilissimo dirlo, anche perchè al momento le aziende della rete più potenti in Cina sono imitazioni di quelle occidentali (Baidu per Google e Alibaba per eBay) ma una seconda generazione di startup originali si sta facendo strada e qualora il loro successo in patria dovesse essere devastante chi dovrà adeguarsi a chi?

14 commenti:

Fabio ha detto...

Certo che ha delle conseguenze, tra poco spunterà il blog di gparker tarocco.


gparker ha detto...

E' identico ma ha i colori un pochino più sbiaditi e non funziona benissimo.


Unknown ha detto...

i cinesi sono tanti, milioni di milioni...
domanda: ma la stima è fatta sui valori assoluti relativi ad ogni nazione e/o area?
no perchè a quel punto davvero ha senso che i cinesi so troppi e cercare di compararne la densità in relazione all'utilizzo di internet mette in ridicolo qualsiasi statistica del genere.

piu corretto parlare (a mio avviso) del fatto che i cinesi cominciano ad equiparare e forse superare chi fin'ora stava al podio dell'utenza internet...
no?


gparker ha detto...

Infatti quello è.
Cioè il numero di cinesi dotati di una connessione ad internet è più degli americani (che prima erano i più numerosi).


kavia ha detto...

non dimentichiamo la censura, cioè loro esporteranno i loro prodotti e nn importeranno i nostri... come nel mercato reale ora.


gparker ha detto...

Infatti è tutta da vedere.
Specialmente è da vedere se noi faremo come loro, cioè se ad una loro buona idea noi faremo corrispondere aziende locali (nel senso di occidentali) che la riprendono con più successo o se riusciranno a far penetrare direttamente il loro business anche da noi.


kavia ha detto...

Penetrano, ah! se penetrano.


Anonimo ha detto...

noi cinesi stiamo venendo a rompervi il culo.


Mariolone ha detto...

io qui a firenze già sono circondato...


Anonimo ha detto...

mariolone: se passi da brozzi (per tacer di prato) praticamente sei minoranza.
cmq questa storia che per imitare un cinese che parla italiano si dice la l al posto della r non la capisco tanto; è vero che storpiano un po' la r ma non in modo che somigli alla l.


gparker ha detto...

a me è sempre sembrato che ci somigliasse abbastanza


Anonimo ha detto...

e per questo perirai sotto il fuoco delle nostre pistole dorate e dei nostri impermeabili


Joy ha detto...

...ma naturalmente loro!
Quali conseguenze?100 anni e invece dell'inglese i tuoi figli impareranno il cinese come lingua internazionale.I tempi cambiano,comunque.
Basta adattarsi


Anonimo ha detto...

Ha ragione joy.
Adattiamoci.
Da oggi ogni forma di sentimento deve essere deve essere espresso nel modo più estetico possibile.
Benvenuta Cina.


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