In un raro caso di sfida in diretta con la sovrapposizione nella stessa settimana dell'uscita di Madagascar 2, Natale a Rio e Il Cosmo Sul Comò (i tre grossi nomi della stagione natalizia), la classica corazzata desichiana ha perso e di brutto contro il sequel della Dreamworks (3 milioni e fischia di spettatori contro 4 milioni e rotti) che ha anche fatto il doppio del terzo classificato (Aldo, Giovanni e Giacomo).
Solitamente si gioisce quando un prodotto migliore va meglio in sala di prodotti peggiori, ma non a Natale.
Se neanche incassano cifre mostruose che cercano di sanare le perdite del resto dell'anno per tutti gli attori della filiera (da chi produce fino giù agli esercenti e ai venditori di popcorn) che escono a fare i cinepanettoni?
Una rondine non fa primavera e già in passato alcuni exploit non sono andati bene come gli altri, salvo riprendersi l'anno seguente con gli interessi. Ma dato il botto potremmo rivedere più spesso una concorrenza più agguerrita nei medesimi giorni di uscita cinepanettonistici. Il che non è bene.
Solitamente si gioisce quando un prodotto migliore va meglio in sala di prodotti peggiori, ma non a Natale.
Se neanche incassano cifre mostruose che cercano di sanare le perdite del resto dell'anno per tutti gli attori della filiera (da chi produce fino giù agli esercenti e ai venditori di popcorn) che escono a fare i cinepanettoni?
Una rondine non fa primavera e già in passato alcuni exploit non sono andati bene come gli altri, salvo riprendersi l'anno seguente con gli interessi. Ma dato il botto potremmo rivedere più spesso una concorrenza più agguerrita nei medesimi giorni di uscita cinepanettonistici. Il che non è bene.
7 commenti:
La filiera sarà anche da salvaguardare (anche se i popcorn si vendono credo altrettanto bene con Madagascar 2) ma a me l'idea di tre milioni di persone e rotti che escono di casa la sera, prendono magari anche la macchina, arrivano in un cinema, fanno la fila, pagano il biglietto a prezzo intero e si guardano Natale daqualcheparte dà sempre un grande sgomento.
I popcorn si vendono anche a madagascar ma poi c'è tutta quella parte produttiva che alla fine non è italiana.
Mentre con i film nostrani c'è un incasso che poi consente progetti più audaci, come del resto è sempre stato.
C'è da dire però che quella categoria umana è così anche se non va a vedere Natalealcinema...
Sicuramente è così anche se guarda Striscia la notizia, ma è la determinazione che dimostra nel VOLER vedere quel film che mi sgomenta; non è come accendere la tv e lasciarsi ipnotizzare da Vespa. Bisogna decidere la data, finire di cenare in tempo, vestirsi, uscire, andare al cinema, pagare...
e questo nel periodo in cui si hanno più cose da fare tra cene e parenti dell'anno. Insomma c'è una volontà incrollabile che meriterebbe rispetto se non meritasse terrore.
Bene così gp.
Se i cinepanettoni non fanno più soldi tocca trovare un altro prodotto per farli.
E se si trattasse di un film migliore?
frankie: a parte che da qui a non fare soldi ce ne passa. E proprio tanto ce ne passa, e a parte il fatto che simili flessioni si sono già verificate e sono state sanate l'anno seguente, comunque se qualcosa mai dovesse sostituirli non potrebbe essere un film migliore perchè la gente, semplicemente, non lo andrebbe a vedere così in massa.
Un prodotto per essere così accettabile e così ripetibile non può che essere bassissimo.
Gokachu: si è vero che c'è un'attività che è sorprendente, ma se si calcola che questi al cinema non ci vanno mai allora non è per il cinema in sè e neanche per Natale a... ma per il rito natalizio. E' come stabilire una data e vestirsi in tempo per andare a comprare le statuette del presepe o per fare un qualsiasi altro rituale "familiare".
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