Di certo non per motivi cinematografici, questo precisiamolo subito anche se lo potete immaginare. I film da lui diretti non mi piacciono, non mi soddisfano, non li trovo ben fatti nè interessanti a livello cinesociologico. Ma stranamente al cinema non sempre i motivi cinematografici sono quelli che contano se si vuole fare l’interesse del sistema. E l’interessa del sistema è l’interesse di tutti anche dei più piccoli e meno potenti. Sappiamo bene che il cinema commerciale deve esistere e deve anche essere di successo, sappiamo che non necessariamente è bello come quello autoriale ma sappiamo pure che può essere, se non altro, onesto e può intrattenere con gusto.
Dunque si a Moccia perchè ha incassato, ma non solo. Anche i panettoni di De Laurentiis incassano e anche Pieraccioni ma a loro non dico si, loro non sono capaci di fare mercato, non sono stati capaci di trovare un pubblico e sfruttarlo a più livelli dando vita (involontariamente nel caso del figlio di Pipolo) ad un filone redditizio e addirittura dotato di una certa qualità media sia produttiva che (insospettabilmente) cinematografica.
Non è ancora ben chiaro perchè, ma dall’ormai seminale 3 Metri Sopra il Cielo il cinema giovanilistico-moccioso è aumentato non inseguendo tanto le direttrici della massimizzazione dei guadagni (come fanno gli altri esempi di altri campioni di incasso) ma seguendo quelle più lungimiranti di un miglioramento dello standard e dell’allargamento della produzione.
Film della factory di Marco Ponti come L’Uomo Perfetto, Cardiofitness, Solo Un Padre (che rientra nel filone, dopo lo si spiega) ma anche Notte Prima Degli Esami (benchè leggermente diverso) non sono niente male, sia per scrittura che per valori produttivi. Lo ripeto: non dei capolavori, ma un passo avanti per il nostro livello medio. Un passo avanti perchè non sono pretenziosi, perchè si girano in fretta e non si prendono troppo sul serio e un passo avanti perchè puntano primariamente ad intrattenere e non ad essere film d'autore e spesso (ovviamente non sempre) intrattengono e bene.
Nel nostro paese (e in tutta Europa) esiste molto la mentalità che ciò che incassa vale poco (al contrario degli Stati Uniti dove chi incassa è, a prescindere, incensato come un grande cineasta (cosa ugualmente assurda)) ma incassare non è semplice perchè, detto stupidamente, fare soldi non è mai semplice. Incassare realizzando prodotti onesti e dignitosi ancora meno, perchè oltre ai valori primari extra-cinematografici (quelli utili ad assicurare il successo) occorre badare anche a quelli secondari cinematografici.
Con la scusa del pubblico preadolescenziale (e in qualche modo poi anche adolescenziale e postadolescenziale) arrivano in sala pellicole più audaci, scritte con voglia di osare e con stratagemmi di genere che garantiscano un risultato comunque in linea con le aspettative del pubblico pagante.
Si incanala la creatività nei binari di un sistema industriale pieno di vincoli e maschere fisse, un sistema che a saperlo sfruttare non regala tanto capolavori ma un livello medio invidiabile. Nulla di nuovo, l’abbiamo già fatto in passato e anche meglio di così ma appunto erano decenni che non si rivedeva un simile tipo di audacia e copiosità produttiva. Quanti film con target moccioso sono usciti solo quest'anno? E quanti erano decenti? Velo dico io: parecchi.
Questa mentalità un po’ più audace (a livello formale e appunto di valori produttivi, sia chiaro si continua a non parlare di valori cinematografici) si riverbera poi anche su altre pellicole non necessariamente adolescenziali come Solo Un Padre, diretto da Luca Lucini (ex-3 Metri Sopra il Cielo) e assolutamente più in linea con le commedie all’americana o alla francese che con le nostre, capace di usare un cast non particolarmente dispendioso in maniera intelligente e senza pretese.
Il risultato è un prodotto che non incassa come Manuale D’Amore ma che è produttivamente più sostenibile (e ripetibile!) e che si ripaga e come! Il risultato insomma io lo preferisco di molto a Manuale D'Amore e anche i produttori lo preferiscono perchè film come Solo Un Padre costano un terzo e se ne possono fare uno al mese.
Il sistema poi si avvantaggia di tutto questo anche ad un livello maggiore. Non solo competenze migliori e un tipo di produzione migliore ma anche possibilità di osare per i produttori (categoria storicamente timorosa) forti del fatto di poter contare su un pubblico ormai affezionato alle tematiche e su attori-brand (Vaporidis, Crescentini, Capotondi e, prima, Scamarcio).
Escono così commedie demenziali come Ti Stramo, quasi uno spinoff dal genere tradizionale della commedia adolescenziale, e anche un noir come Cemento Armato, esempi unici nel nostro cinema degli ultimi 10 anni almeno di film di tale genere a budget medio alti. Poi che siano riusciti o meno in questo momento importa poco, il fatto che si tentino altre strade è già virtuoso, i risultati (come testimoniano gli esempi sopracitati) poi arrivano anche in termini di miglioramento della qualità media.
Certo non mancano exploit peggiori come Albakiara, Scrivilo Sui Muri e paradossalmente proprio i film diretti dal vate-Moccia, ma in un sistema virtuoso il cinema più cattivo è comunque una parte integrante e necessaria. E se tanto i film di Moccia incassano comunque (grazie anche a casting più potenti e mirati) quelli che sono dei totali fallimenti (come Albakiara o Cemento Armato) non possono non essere considerati esempi di una volontà di osare un po’ di più. Non un cambio di paradigma dunque (non esageriamo) ma qualcosa di positivo.
Ecco perchè dico si a Moccia: perchè dalle sue “opere” e da un filone che non possiamo non ricondurre a lui primariamente è nato un settore di mercato che non è certo il più artisticamente valido del nostro panorama ma sicuramente è il più produttivamente vivace. E questo è un bene.
7 commenti:
stavolta ho letto tutto....perchè hai usato un titolo a sorpresa..ed è proprio per li stesso motivi per cui dici "si" che io dico...mandiamolo in esilio in belize
D'accordissimo sulla funzione del cinema commerciale e l'allargamento della produzione. Il miglioramento dello standard è un obiettivo da perseguire assolutamente soprattutto in prospettiva estero, ma mi sembra ancora abbastanza lontano per questo tipo di prodotti.
bell'intervento. come sempre dimostri di non adagiarti sui soliti luoghi comuni, che vogliono moccia come personaggio da disprezzare a priori (il che è anche, cinematograficamente, sacrosanto).
mamma mia...
Lucien: Io noto invece che specialmente i film di Marco Ponti & Co. sono molto carini, ben confezionati, ben girati e non scritti con stupidità. E già è qualcosa.
Marco Ponti ci sta A.R. mi è piaciuto.
quello ancora non l'ho visto...
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