Come mio solito mi sono messo oggi ad origliare una conversazione tra noti giornalisti di testate minori (notare: giornalisti non critici) durante un buffet (che è il momento in cui il giornalista di cinema si esalta).
La conversazione tra le boriose cariatidi era incentrata sulla comunicazione Medusa che avevo postato anche qui. La più boriosa delle personalità in gioco raccontava, tra i consensi mormorati del ristretto uditorio, il proprio scandalo per l'aver ricevuto una simile comunicazione ed essersi sentita trattata da ladro o pirata (che è peggio!) e infine la risposta stizzita all'ufficio stampa in questione. E' stata anche pronunciata la fatidica frase "Non credo proprio che sia stato un giornalista!" alla quale stavano per scoprirmi origliare perchè ho avuto un sussulto ilare che mi ha fatto andare di traverso una delle delicate tartine del buffet.
La questione era tutta sulla vergogna di essere accusati di queste cose e anche di essere perquisiti come all'aeroporto prima di entrare in sala. Ma il bello è venuto nella fase propositiva, quella che ha svelato l'arcano.
"Più che accusare noi e farci vedere i film in originale [non sia mai!] dovrebbero invitare meno gente, selezionare un po' di più". Si è detto: "Invitare solo quelli che sono giornalisti. No che uno non può nemmeno fare una domanda alle conferenze per la gente che c'è".
L'ilarità è stata anche dovuta al fatto che chi pronunciava questa frase è tra le più grandi rompicoglioni da conferenza, abbonata ad almeno 2 domande a sessione totalmente fuori luogo e contenenti sempre delle mini-recensioni non richieste.
La cosa è abbastanza normale, il vecchio che tende alla conservazione dell'ancien régime e si scaglia sul nuovo con ignoranza (perchè poi sono davvero i giornalisti alle anteprime a piratare). Peccato che questo vecchio appartenga a testate e quotidiani spesso regionali o comunque minori, non solo letti decisamente meno di una qualsiasi testata online, ma anche da un pubblico generalista e non necessariamente interessato al cinema. Insomma appartiene ad una fascia che se un ufficio stampa dovesse selezionare sarebbe tagliata fuori.
Ancora una volta mi viene da ridere perchè la stupidità fa sempre coppia con il conservatorismo e l'ignoranza (cinematografica e delle cose del proprio mestiere) e perchè nonostante non siamo pagati, non abbiamo contratti regolari, non abbiamo un futuro chiaro, non abbiamo un tesserino, non abbiamo una testata a cui affidarci o un sindacato che ci ripari, non abbiamo certezze, basi ed esperienza lo stesso vedo che quantomeno ai più cretini tra i "regolari" gli stiamo col fiato sul collo e (lo dico battendo con la scarpa sul tavolo) li seppelliremo.
La conversazione tra le boriose cariatidi era incentrata sulla comunicazione Medusa che avevo postato anche qui. La più boriosa delle personalità in gioco raccontava, tra i consensi mormorati del ristretto uditorio, il proprio scandalo per l'aver ricevuto una simile comunicazione ed essersi sentita trattata da ladro o pirata (che è peggio!) e infine la risposta stizzita all'ufficio stampa in questione. E' stata anche pronunciata la fatidica frase "Non credo proprio che sia stato un giornalista!" alla quale stavano per scoprirmi origliare perchè ho avuto un sussulto ilare che mi ha fatto andare di traverso una delle delicate tartine del buffet.
La questione era tutta sulla vergogna di essere accusati di queste cose e anche di essere perquisiti come all'aeroporto prima di entrare in sala. Ma il bello è venuto nella fase propositiva, quella che ha svelato l'arcano.
"Più che accusare noi e farci vedere i film in originale [non sia mai!] dovrebbero invitare meno gente, selezionare un po' di più". Si è detto: "Invitare solo quelli che sono giornalisti. No che uno non può nemmeno fare una domanda alle conferenze per la gente che c'è".
L'ilarità è stata anche dovuta al fatto che chi pronunciava questa frase è tra le più grandi rompicoglioni da conferenza, abbonata ad almeno 2 domande a sessione totalmente fuori luogo e contenenti sempre delle mini-recensioni non richieste.
La cosa è abbastanza normale, il vecchio che tende alla conservazione dell'ancien régime e si scaglia sul nuovo con ignoranza (perchè poi sono davvero i giornalisti alle anteprime a piratare). Peccato che questo vecchio appartenga a testate e quotidiani spesso regionali o comunque minori, non solo letti decisamente meno di una qualsiasi testata online, ma anche da un pubblico generalista e non necessariamente interessato al cinema. Insomma appartiene ad una fascia che se un ufficio stampa dovesse selezionare sarebbe tagliata fuori.
Ancora una volta mi viene da ridere perchè la stupidità fa sempre coppia con il conservatorismo e l'ignoranza (cinematografica e delle cose del proprio mestiere) e perchè nonostante non siamo pagati, non abbiamo contratti regolari, non abbiamo un futuro chiaro, non abbiamo un tesserino, non abbiamo una testata a cui affidarci o un sindacato che ci ripari, non abbiamo certezze, basi ed esperienza lo stesso vedo che quantomeno ai più cretini tra i "regolari" gli stiamo col fiato sul collo e (lo dico battendo con la scarpa sul tavolo) li seppelliremo.
18 commenti:
Falli neri!
L'ilarità è stata anche dovuta al fatto che chi pronunciava questa frase è tra le più grandi rompicoglioni da conferenza, abbonata ad almeno 2 domande a sessione totalmente fuori luogo e contenenti sempre delle mini-recensioni non richieste.
Vogliamo i nomi. E poi facciamo una cosa alla Mickey Rourke.
non posso fare nomi per ovvi motivi
ti basti sapere che in un pezzo ha accostato "altman haggis ex e brizzi"
però posso dirti che alle anteprime milanesi veramente non so quanti siano i giornalisti, ma pochissimi.
(gli altri saranno i pirati)
si credo che la cronachistica cinematografica stia tutta a roma anche perchè poi è qui che vengono gli stranieri solitamente.
A Milano credo ci sia molta più critica. Però è da voi che hanno piratato il film Medusa.
Bravi!
Urca che indizio!
In quel pezzo poi, bello come riesca ad inanellare citazioni su citazioni, accostamenti, parole del regista, ecc.. ma non dice se il film merita o non merita!
Poi ci si chiede perché quel tipo di critico rischi il posto... deve dare un giudizio sul film, ma se ci gira attorno così...!
alla fine quella non è critica ma cronaca, cioè parlare del fatto che un film uscirà e del tema che tratta senza dare valutazioni. Dare la notizia e basta.
Non so se li seppelliremo noi, almeno letteralmente, dato che -- bontà loro -- si seppelliranno da soli. L'idea di prendersi il merito di tal dipartita, comunque, mi piace.
la penso alla stessa maniera. Se uno di quelli viene messo sotto vado a confessare alla polizia.
OT
http://www.pentolone.com/come-sono-figo-leggo-wired/
secondo me non è stato un giornalista. ma non perché i giornalisti sono onesti, bensì perché mediamente sono tecnolesi. passo per straordinariamente informatizzata io...
è vero che sono tecnolesi come è vero che non si possono avere le prove che sia stato uno in possesso del tesserino.
L'unica informazione in merito che ho è che generalmente quelli pizzicati sono avanti con l'età. E generalmente quelli avanti con l'età alle proiezioni stampa sono giornalisti.
I giovani più abili non si fanno pizzicare.
fabio: mai satira fu meno pregnante. Non vorrei parlare accecato dall'aziendalismo, non ti sembra anche a te?
Sì, l'ho riletto prima che lo dicessi e in effetti è na stronzata.
non ci avrete mai vivi
i sottoboschisono cose fantastiche, dimensioni sociali parallele...pensa: il sottobosco dei consiglieri comunali...il sottobosco dei vari sottosegretari in epoca dc...il fascino discreto del minore in qualsiasi ambiente...il luogo dove si avvicendano con gaiezza punte estrem di meschinita' frustrazione e coglionaggine
favoloso
uccio
e non dimenticare "medietà"!
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