Sono stato alla presentazione dei risultati dell'osservatorio sul digitale in Italia. Convegno con tutti i rappresentanti delle categoria della produzione culturale più i vari SIAE, UNIVIDEO ecc. ecc.
In particolare ho parlato dopo il convegno con Riccardo Tozzi di Cattleya e gli ho chiesto perchè niente titoli italiani sull'iTunes Store? La risposta non è stata conciliante.
"No, non ci siamo su iTunes! Non ci siamo perché i distributori tengono i diritti di sfruttamento on demand e fanno melina. Sono anni che gli chiediamo di andare in Rete, vogliamo tutti andare online a prezzi molto molto abbordabili, ma niente! Ogni volta ci dicono che stanno per muoversi e invece non succede nulla" Ma di quali distributori stiamo parlando? "Tutti! Medusa, Rai Cinema, Warner ecc" ha concluso.
Già nel suo intervento aveva spiegato che "Il cinema italiano non è messo male. Abbiamo il 30 per cento del mercato domestico, percentuale ottima, più di noi in Europa fanno solo i francesi con il 37 per cento, ma loro hanno molti incentivi statali. Altri stati come Spagna o Inghilterra stanno invece intorno al 10. Dunque i prodotti italiani vanno bene ma non possiamo contare sulla politica per la distribuzione digitale, i pirati sono tanti, più di noi e il governo va appresso a loro. Un decreto contro la pirateria c'è ma non viene applicato. Certo è che se vogliamo davvero chiedere la repressione - ha spiegato Tozzi - prima dobbiamo creare un'offerta, prima di scagliarci contro il mercato nero serve aver messo in piedi un mercato bianco".
In particolare ho parlato dopo il convegno con Riccardo Tozzi di Cattleya e gli ho chiesto perchè niente titoli italiani sull'iTunes Store? La risposta non è stata conciliante.
"No, non ci siamo su iTunes! Non ci siamo perché i distributori tengono i diritti di sfruttamento on demand e fanno melina. Sono anni che gli chiediamo di andare in Rete, vogliamo tutti andare online a prezzi molto molto abbordabili, ma niente! Ogni volta ci dicono che stanno per muoversi e invece non succede nulla" Ma di quali distributori stiamo parlando? "Tutti! Medusa, Rai Cinema, Warner ecc" ha concluso.
Già nel suo intervento aveva spiegato che "Il cinema italiano non è messo male. Abbiamo il 30 per cento del mercato domestico, percentuale ottima, più di noi in Europa fanno solo i francesi con il 37 per cento, ma loro hanno molti incentivi statali. Altri stati come Spagna o Inghilterra stanno invece intorno al 10. Dunque i prodotti italiani vanno bene ma non possiamo contare sulla politica per la distribuzione digitale, i pirati sono tanti, più di noi e il governo va appresso a loro. Un decreto contro la pirateria c'è ma non viene applicato. Certo è che se vogliamo davvero chiedere la repressione - ha spiegato Tozzi - prima dobbiamo creare un'offerta, prima di scagliarci contro il mercato nero serve aver messo in piedi un mercato bianco".
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