Con il nome ambizioso e forse fuorviante di BlackBoxTV, Tony Valenzuela ha messo in piedi una serie dagli episodi slegati con in comune solo la tematica: paura, perdita, morte e "tutto ciò che mi ha fatto guardare dietro le spalle con timore per tutta la mia vita". A leggerla così sembrerebbe la descrizione di Ai confini della realtà ma con la famosa serie di metà secolo scorso BlackBoxTV non ha troppo in comune.
Se si esclude l'idea base, storie brevi e abbozzate, che mirano a dipingere in fretta contesti tra l'horror e il fantastico poggiando più sull'ambientazione e sullo spunto (data la brevità) che sui personaggi (che cambiano di volta in volta), la serie per la rete si concentra molto di più sul quotidiano, come compete al mezzo. Niente apocalisse, niente fine del mondo, niente grande scenario ma incidenti personali, labirinti mentali e storie talmente piccole e individuali che non avranno altri cantori se non quelli che l'hanno vissuta (sempre ammesso che sopravvivano per raccontarla).
2 commenti:
ma io non vedo nulla cavolooooooooo!!!!
c'hai i problemi con flash evidentemente
Posta un commento