La serie, a metà tra preparazione e improvvisazione, ha al centro due colleghi di lavoro che condividono un'auto e ogni mattina vanno al lavoro insieme. Ferdinando Carcavallo e Luca Napoletano interpretano più o meno se stessi in piccoli sketch finzionali, alle volte anche totalmente surreali, che come si conviene hanno un tono comico e spesso sono talmente brevi da risultare estremamente diretti e sinceri.
Contrariamente a molti prodotti ben più blasonati, pubblicizzati e sbandierati, Travel Companions ha il suo punto di forza in due elementi fondamentali nei prodotti seriali: recitazione e scrittura. Con il minimo della messa in scena (sempre più una caratteristica determinante delle serie per la rete), un'inquadratura fissa sempre uguale, uno scenario immutabile e pochissime apparizioni di personaggi che non siano i due protagonisti, la serie si presenta povera ma è decisamente più raffinata di quel che sembri. Il misto di sceneggiatura, canovaccio e improvvisazione, il modo in cui in pochi minuti (spesso meno di due) si riesce a fare un piccolo racconto (grottesco o non) sono caratteristiche da cinema e pur proibendosi molti artifici di linguaggio filmico per la fissità della scena, Travel Companions è un prodotto più sensato di quel che possa sembrare a prima vista.
1 commento:
concordo pienamente. Ho visto qualche puntata e secondo me questi due sono un cavallo su cui puntare.
G.C.
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