Lee's adventure (id., 2012)di Frant Gwo e Yang Li

FUTURE FILM FESTIVAL

CONCORSO

Un ragazzo affetto da una rara sindrome di errata percezione del tempo incontra un'altra ragazza come lui, insieme vivono una storia d'amore tra percezioni distorte fino a che, dopo un diverbio, lei muore in un incidente.

La sua vita diventa un disastro in cui la percezione temporale distorta gioca un ruolo determinante. Ne uscirà prima giocando ai videogiochi e poi attraverso uno di essi, creato dallo zio inventore, con il quale viaggiare nel tempo.

La trama è meno puerile di quanto non sembri e molto più incasinata. Tutto il film è girato assecondando la sindrome del protagonista, che è anche il narratore inaffidabile, sempre ingannato dal proprio disturbo. 

Il risultato è un pasticcio molto espressivo in cui si corre tanto e si inventa molto. Con un tripudio di effetti digitali, una struttura appositamente sottosopra e la voglia di mescolare le acque Lee's adventure vuole raccontare senza un filo preciso il delirio sentimentale e poetico di un ragazzo che non capisce nulla della realtà se non che c'è una ragazza che ha amato e che intende ritrovare, da qualche parte nel tempo.

Senza imitare il cinema americano, senza rifarsi alla propria tradizione di cinema cinese e utilizzando tutti gli strumenti possibili (compresa l'animazione) Frant Gwo e Yang Li riescono nella difficile impresa di dar vita ad un caos espressivo, in cui la trama temporalmente rimescolata procede per sensazioni in un crescendo non semplice da gestire e di grande effetto. 

Non adatto a chi si ritiene superiore agli slanci d'amore adolescenziali.