C’è un fortissimo sapore di metacinema lungo tutto questo nuovo Halloween. Mike Myers è oggetto di studi e si attendono suoi nuovi omicidi come si attende un nuovo Halloween. Anche lo sceriffo ricorda che per la prima volta Meyers colpì “40 anni fa oggi” come l’uscita del film di cui vediamo spezzoni nei flashback. Il nuovo Halloween rimette in circolo Michael Myers a lungo tenuto in gabbia per il piacere nostro e di alcuni personaggi (si scopre lungo la storia) che vogliono seguirlo per capirlo. E David Gordon Green del resto questo fa, per la prima volta nella saga, segue Michael Myers, non lo fa comparire all’improvviso ma lo accompagna nelle sequenze omicide, mostrando il suo punto di viste e forse (nelle sue intenzioni e nelle parole dei personaggi) l’effetto che quegli omicidi hanno su di lui.
Purtroppo l’unico effetto è quello di ridurre il tasso di tensione e paura. Perché nel momento in cui seguiamo Myers lui non è più una minaccia inarrestabile. Quando non lo vediamo ma compare solamente all’improvviso è come se fosse ovunque, incombe e si ha il terrore di vederlo dietro ogni angolo. Al contrario quando lo seguiamo pensiamo che da un momento all’altro possa sbagliare, che la vittima si accorga di lui e questo diminuisce il suo potere spaventoso, riducendolo a quel che è, un maniaco omicida all’opera nella notte di Halloween.
Nel caso specifico un maniaco evaso dal manicomio criminale proprio nel momento in cui tre generazioni di Strode (la classica Laurie, anziana e agguerrita, la figlia Karen e la nipote Allyson) sono riunite. Stavolta saranno però loro a cacciare lui.
Questa versione con i piedi per terra del mito del primo vero grande slasher movie, l’omicida di baby sitter, è quindi asciugata della vera tensione e non basta qualche efferatezza per restituire la paura. Perché questa non sta mai nell’esito ma nell’attesa di quell’esito.
David Gordon Green vuole rompere le regole e farsene gioco ma non riesce a farlo mantenendo il risultato finale. Decide di usare il jump scare (la comparsa di colpo di un rumore forte per mettere paura) ma sempre e solo quando non porta ad una vera minaccia, solo quando è una beffa allo spettatore. Le minacce al contrario si presentano per gradi, non di colpo ma (come scritto), seguendole fino ad arrivare alla morte in una maniera ordinaria, senza la retorica e l’enfasi del cinema ma con un naturalismo fuori posto. Anche per questo l’unica scena efficace del film (quella che coinvolge un sensore di movimento) è la sola che non funziona in questo modo ma in quello classico, nascondendo la minaccia.
E non che nel comparto della costruzione dei personaggi vada meglio. Nonostante fosse ragionevole ipotizzare che l’apporto di David Gordon Green si sarebbe potuto misurare in un’enfasi maggiore sulla storia delle vittime, e quindi una maggiore partecipazione alla vita di personaggi di granito e invece che volatili come gli horror peggiori, la pietra tombale sul film è il fatto che non ci sia nemmeno un personaggio degno di questo nome, a cui si possa credere o per il quale si possa penare. E questo è dimostrato oltre ogni dubbio dalla comparsa (brevissima) di un bambino afroamericano cui una vittima fa da baby sitter. La sua personalità, il carattere dimostrato in pochissime scene e la sua complessità azzerano tutto il resto del film che a quel punto pare una passerella di stereotipi.
Post più popolari
-
GIFFONI FILM FESTIVAL CONCORSO (+16) Uccidono, urlano, marciano, conquistano e violentano. Hanno tra gli 8 e i 17 anni, sono i ragazzi solda...
-
La Villa (id. 2017)
di Robert GuediguianCONCORSO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA In una villa vicino Marsiglia alcuni amici sono riuniti dopo tanti anni. Alcuni hanno preso str... -
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (id., 2017)
di Martin McDonaghCONCORSO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA C’è stato un fatto efferato, una ragazza è stata bruciata e violentata, ma a quanto pare non si... -
Ogni anno si tengono le selezioni per il premio Loebner, dal nome dell'imprenditore americano che l'ha fondato 16 anni fa. Si tratta...
-
Joss Whedon chiarisce in una lunga intervista i termini del successo monetario di Dr. Horrible Sing-along Blog , quanto ci sia di vero su q...
-
Elvis & Nixon (id., 2016)
di Liza JohnsonChe Kevin Spacey sia un attore fuori dal comune, superiore alla media e sostanzialmente differente dagli altri, uno a cui non si applican... -
Ciao, sono gparker e anche io leggo e compro i volumi di Lui
-
CONCORSO FESTIVAL DEL FILM DI ROMA 2009 I neonazisti sono uguali in tutto il mondo, così anche in Danimarca fanno raid notturni per menare i...
-
Nonostante credessi il contrario mi sono reso conto subito che più che seguire la scia delle ultime commedie pure ( Fratello Dove Sei , Prim...
-
La Disney fa la Disney, questo l'abbiamo capito e Bolt conferma la tendenza. Il nuovo film in CG di quelli che una volta erano i re inc...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.







Nessun commento:
Posta un commento