Il Giappone ha un rapporto che per noi non è sempre semplice da comprendere con il passato e la tradizione. È un paese con una fortissima trazione verso il futuro, verso il cambiamento e la tecnologia (almeno dalla fine della seconda guerra mondiale) che vede proprio nel futuro un business e una fonte di benessere, ma anche uno nel quale le tradizioni sono radicate, importanti e conservate gelosamente. Questo contrasto si è manifestato moltissime volte nel suo cinema, è da sempre al centro dei film di Ozu ad esempio, ed era un cardine dello studio Ghibli (in opposizioni come inquinamento vs natura, motori vs vento, città vs campagna).
Shinko e La Magia Millenaria (film del 2009 ma presentato ora a Lucca perché finalmente dotato di un’edizione italiana) pesca proprio in questo bacino di possibili storie raccontando di bambini che immaginano il passato attraverso le parole degli anziani. Ancora di più la protagonista, una bambina di campagna, accoglie nel suo piccolo centro una compagna di città, proveniente da Tokyo e il film ci tiene a mostrare un’epoca (qualche decennio fa) in cui il frigorifero a gas era un dettaglio di modernità esotico e motorini o televisori erano oggetti rari, di lusso. Non sono solo dettagli utili a creare un’epoca ma precisazioni parte del racconto del cambiamento che attraversava (e attraversa) quel paese.
Sunao Katabuchi, che ha lavorato al Ghibli (ma del resto quale creatore di animazione giapponese oggi non ha almeno un’esperienza allo studio di Takahata e Miyazaki?), prende il meglio da quello studio e cerca di creare qualcosa di indipendente, personale, umano. Il mondo vero e quello immaginario del film vivono del contrasto tra venire da fuori ed essere interni al borgo, ed è tutto così vivo quanto più il film stesso compie la stessa operazione dei personaggi. Katabuchi stesso tramite Shinko e La Magia Millenaria rivive un mondo dorato che non esiste più, immaginandolo proprio come fa la sua protagonista.
Quest’estate molle e campagnola degli anni ‘50 in cui dei ragazzini diversi tra loro vengono uniti da piccoli obiettivi è un canto di piccole sensazioni, relazioni elementari e semplicità disarmante che ha la patina del ricordo e la mitologia di un’epoca perduta, una che così bella può essere solo nella memoria.
Post più popolari
-
Fast & Furious - Solo Parti Originali (Fast & Furious, 2009)
di Justin LinPOSTATO SU Si direbbe che arrivati al quarto episodio la saga di Fast and Furious abbia ancora poco da dire, ma non è così. Innazitutto per... -
POSTATO SU FUORI CONCORSO FESTIVAL DI VENEZIA 2009 Soderbergh nella sua carriera sembra voler alternare film commerciali a opere più person...
-
PUBBLICATO SU Non fossero stati Jennifer Lawrence e Bradley Cooper ad interpretarli, i personaggi di Il lato positivo sarebbero apparsi...
-
Email ricevuta dall'ufficio stampa Medusa: S’informa che a partire da oggi, per motivi legati a incresciosi episodi di pirateria audio a...
-
A me Across The Universe era piaciuto e molto per una lunga serie di motivi che con il tempo si sono rafforzati e tutti riassumibili nel mo...
-
La presentazione dei dati doveva svolgersi secondo la classica modalità. Uomini FAPAV a parlare, politici ad intervenire, VIP del mondo del ...
-
Dopo la storia di Viaggio al centro della terra 3D proiettato anche in sale 2D senza avvertire, un altro esaltante racconto di speculazion...
-
Questo secondo adattamento per il cinema della serie tv Charlie’s Angels (ma terzo film perché il primo adattamento del 2000 ebbe un seque...
-
POSTATO SU Attenzione perchè I Love Shopping è uno dei film migliori in circolazione. Non lasciatevi ingannare da trailer, locandine ecc. ...
-
Anche io la prima volta che lo vidi lo sottostimai. Ma già una settimana dopo non facevo che pensare alla scena dei tre saponi. Naturalmente...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.
Nessun commento:
Posta un commento