Ci stiamo arrivando, piano piano, a fare cinema di genere di livello medio che sia buono e (magari) anche ottimo. Lo si capisce dal fatto che in Gli Uomini D’Oro, un noir di periferia moderno, un film di rapina, tensione, violenza e conseguenze amare, tutto il comparto tecnico funziona benissimo. Quello che prima era un limite evidente (i film non sembravano di genere, non suonavano di genere, arrancavano non appena le scene erano un po’ più movimentate di un dialogo) adesso sembra scavalcato.
Sia il look di Gli Uomini D’oro (il direttore della fotografia è Davide Manca, lo stesso di I Peggiori e 2Night) che il sound (nei curriculum del team che si occupa del reparto sono ci sono esperienze in Addio Fottuti Musi Verdi, Lo Chiamavano Jeeg Robot e la serie Catch-22), sono del livello giusto e non sono più una zavorra ma anzi aiutano il film là dove ne ha bisogno per guadagnare credibilità.
E di credibilità, purtroppo, ne ha ancora bisogno. Perché questa storia, tratta da un fatto di cronaca, di tre impiegati di un furgone portavalori che decidono di fare un colpo per sistemarsi (che si amplia alle loro vite e a diverse ramificazioni criminali), è ancora un po’ convenzionale e non riesce ad avere sempre il medesimo livello. È perfetto Giampaolo Morelli, sbruffone che non vuole lavorare e idea il piano, come sono perfetti i comprimari, ma non lo è l’uomo grigio e rancoroso di Fabio De Luigi (anzi è una macchietta anche se non vuole far ridere) ed è solo abbozzato il pugile in cerca di legittimazione di Edoardo Leo (invece che carica che ha Susy Laude, la sua donna!).
Sono più che dettagli, sono zavorre che rallentano il film e che ci vengono dal fatto che il nostro star system (dopo decenni di commedia) è questo, e con questo dobbiamo operare la transizione. Alcuni sono più versatili, altri meno. Anche per questa ragione quel tono disperato da noir piovoso e grigio sta più sulla carta (e nella fotografia) che altro, ma va bene. Va bene perché Gli Uomini D’Oro, a differenza del film precedente di Alfieri I Peggiori, il piglio giusto ce l’ha, le intenzioni corrette ce le ha, e per quanto arrivi alla meta spompato, per quanto non abbia l’asciuttezza e la capacità di dire molto senza perdere tempo tipica dei migliori B movie (anzi è un po’ largo e un prolisso quando non serve come accade con assurda goffaggine nel finale con Gianmarco Tognazzi, fino a quel punto impeccabile) lo stesso alla fine alla meta ci arriva.
Non dobbiamo mai dimenticarci che veniamo da anni in cui i film di genere italiani erano per la maggior parte La Doppia Ora, i film “è molto più che un noir”, che partivano in una maniera e finivano nei soliti lidi. Gli Uomini D’Oro parte come deve e finisce come deve, sapendo esattamente che strada prendere e avendo anche la grazia di confezionare a modo la scena cruciale (la rapina) e non è poco. Non è poco per niente.<
Post più popolari
-
Da estimatore (badate ho detto estimatore e non amante, tenetelo presente quando mi attaccherete nei commenti) di Gabriele Muccino sono liet...
-
Come molti già sanno Gabriele Muccino sta ultimando il suo primo film hollywoodiano The Pursuit Of Happiness con Will Smith , mentre hanno...
-
Pare che appena abbiano ricevuto i loro portatili a manovella i bambini del terzo mondo abbiano cominciato immediatamente ad utilizzarli pe...
-
IL GIOCO Per tutti gli appassionati torna MGS ma questa volta su piattaforma PSP. Il gioco si svolge negli anni ’70 dove Solid Snake (Big Bo...
-
Come è rito da qualche anno all'uscita di ogni blockbuster arrivano le notizie che non sta incassando abbastanza . Sono 3 anni consecuti...
-
Contro ogni aspettativa pare che il film dei Simpsons non sia una stupidaggine. Ma si tratta pur sempre di review americane ...
-
Frankie666 mi ha rigirato l'indirizzo del trailer di Miami Vice , l'hanno già visto alcuni bloggers e concordo con loro sul fatto c...
-
C'è nessuno che sa a Roma dove vadano buttati i rifiuti tecnologici? Sul sito AMA ci sono informazioni contrastanti e onde non dover far...
-
La cosa divertente di Quentin Tarantino è che quando si fissa con un film riesce a far entrare in fissa per lo stesso film tutto il mondo. ...
-
Luci D'Inverno mi ha cambiato la vita.
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.
Nessun commento:
Posta un commento