Un cineasta che per una vita ha diretto e interpretato eroi, spesso non pulitissimi, alle volte non allineati, altre molto coerenti con il mondo intorno a loro, da circa 6 anni si sta dedicando a raccontare eroi veri, persone che si sono davvero trovate in situazioni pericolose e che hanno salvato vite, oppure ne hanno prese molte come richiedeva la loro missione. Gente che ha fatto il proprio dovere quando non era semplice farlo.
E le loro non sono mai belle storie. American Sniper, Sully e Ora 15:17 - Attacco Al Treno sono tutte storie di persone che cercano di sopravvivere allo statuto di eroe. E così Richard Jewell.
La vera storia è quella di un uomo che ha avvertito tutti di uno zaino bomba durante le Olimpiadi di Atlanta ‘96, ha fatto sgomberare l’area e così allo scoppio ci sono state meno vittime di quel che sarebbe potuto accadere. Ha fatto alla lettera quel che gli avevano insegnato. Veniva da una carriera fallimentare come sceriffo e security, perché troppo ligio e troppo attaccato all’autorità che viene con il distintivo. Degradato a volontario per le Olimpiadi ha messo quell’esagerata adesione al protocollo al servizio di una situazione in cui ha salvato persone. L’FBI da subito ha però pensato che, visto il profilo umano, avesse messo lui la bomba per risultare un eroe poi. I giornali hanno sparato la notizia ed è partita la persecuzione.
C’è non poco patriottismo dietro Richard Jewell, ovviamente, è un eroe dai tratti americani che l’America non riconosce. Il protocollo è sempre lo stesso: dopo l’atto eroico arrivano le lodi della gente e dei media e poi la persecuzione. Eppure in tutti questi resoconti di eroi trattati più o meno male dai media e dallo stato c’è un tale amore per gli americani che fanno gli americani, che è la più alta forma di patriottismo. L’affetto che esce da ogni inquadratura che Eastwood dedica a questo americano piccino che vive con la madre in una piccola casetta umile e ha ambizioni umili è così onesto e sincero che davvero sembra l’unico modo accettabile di esercitare il patriottismo al cinema ed è di gran lunga la parte migliore del film, il vero fine di tutto. Non tanto raccontare un’ingiustizia e un Davide contro Golia, ma guardare da vicino l’ordinaria semplicità di americano che fa l’americano. Voler bene ai propri connazionali.
Tutti i film che raccontano personaggi molestati dallo stato o dai media tendono a dipingere in toni dorati la loro quotidianità e la loro vita domestica, lo fanno per dare più effetto poi alla molestia. Ma diamine qui c’è un amore per le piccole cose che è al tempo stesso pazzesco e mai flagrante. Come si fa, in risposta, a non voler bene a questo film dolce e duro al tempo stesso?
Certo non tutto tutto gira bene, alcuni snodi della trama sono rapidi, sempliciotti e tirati via, ma davvero il punto non è quello. È semmai il sentimento di fiducia tradita, come una persona che si fidava così ciecamente delle istituzioni e delle forze dell’ordine venga da queste fregato continuamente. Lo snodo che il film ripete più volte, su cui insiste e passa di continuo è infatti come Richard Jewell in diverse occasioni abbia aiutato l’FBI ad incastrarlo perché li rispettava e non pensava potessero essere malintenzionati.
E certo, il finale cerca la lacrima facendo anche commuovere a bella posta il protagonista con smaccata ruffianeria. Ma se c’è un film che possiamo dire che si è guadagnato il diritto ad essere ruffiano dopo due ore rette e asciutte, beh questo è Richard Jewell.
Post più popolari
-
Sembra sia il momento della riflessione su cosa sia stato l'action movie anni '80...
-
Salta fuori che sono anche andato vicino a vincere . Ma soprattutto, io ho circa 600 lettori al mese di cui la stragrande maggioranza arriva...
-
Ringraziamo di cuore Zorflick per aver provveduto a dare lustro a questo blog con le sue matite fornendo il tanto atteso logo. Appena ho un ...
-
Come alcuni avranno notato in alto a sinistra è comparso il piccolo logo "Nominato ai Macchianera Blog Awards", si tratta di una d...
-
Come parlare ancora e di nuovo dell'ennesimo film Pixar? E per dire cosa poi? Che è l'ennesimo capolavoro? Si lo è. Wall-E è stupen...
-
La Disney fa la Disney, questo l'abbiamo capito e Bolt conferma la tendenza. Il nuovo film in CG di quelli che una volta erano i re inc...
-
E' veramente un idiota Frase pronunciata sottovoce da un esponente dell'ufficio stampa del film La Fidanzata di Papà e da me ascolta...
-
Il quarto capitolo della saga di Die Hard è tutto Bruce Willis . Più volte mi sono dichiarato dalla parte di questo attore, che è uno dei po...
-
POSTATO SU Lungometraggio pilota di una serie di 22 episodi per la tv già girati Star Wars: The Clone Wars si svolge tra episodio II e epi...
-
PUBBLICATO SU Ruben Fleischer non è tipo da film come Gangster Squad e questo lo si capisce subito, fin dalle prime scene, così appoggi...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.
Nessun commento:
Posta un commento