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16.8.05

I miei nemici

In questo post attaccavo Francesco De Collibus, tra gli altri, parlando di come ognuno abbia i suoi ambiti. E pronta pronta vedo oggi nei commenti a quel post la replica. Rompo così il silenzio vacanziero un'altra volta per controreplicare. Ma innanzitutto il commento:

guarda, sembri l'Enrico Ghezzi di Polygen. http://polygen.org/web/Ghezzi.645.0.html
A prescindere che qualunque spettatore è il giudice ultimo di quello che vede, mi piacerebbe capire in base a cosa affermi che io non sono titolato per scrivere di cinema. Alla Colorado Film e a Kataweb cinema sembravano pensarla diversamente, ma che vuoi, tu sei un mito, solo tu puoi giudicare le persone.
Comunque, ti saluto. Stanno arrivando dei miei amici con una succulenta Canon XL2, e ho tutta l'intenzione di passare una settimana intensa sperimentando delle cosine.

Per chi non lo sapesse quel link manda ad un generatore casuale di discorsi incomprensibili, ed in quanto intellettualmente incomprensibili sono discorsi ghezziani. Non voglio parlare di Ghezzi ora perchè se no se ne vanno 60 righe, ma il paragone mi è proprio piaciuto.
Riguardo il discorso sullo spettatore come giudice supremo di quel che vede sono pienamente daccordo e tante e tante volte l'ho scritto sul blog, il punto è che c'è una bella differenza tra esprimere il proprio parere di spettatore di un film ed il farlo ponendosi come autorità critica. Mi si opporrà che il buon De Collibus non si era posto come autorità ma come semplice spettatore, e che egli parlava per se stesso unicamente a titolo personale ecc. ecc. ma chi ha letto la recensione incriminata si rende conto che quello non è parlare per se stessi ma dare dei giudizi oggettivi. E del resto oggettivi sono, tutto ciò che dice De Collibus è vero, anzi verissimo, non ricordo tutti i punti della critica a La Guerra Dei Mondi ma di sicuro l'80% erano inoppugnabilmente veri, il punto è semmai che quelle verità oggettive non possono costituire materia di critica ad un film. Non è su quelle basi che si critica un'opera. E su quali basi si critica un film? Lo sai bene tu che parli come Ghezzi (ma magara!!)? La critica è difficilissima proprio perchè si muove su un terreno che è a metà tra la soggettività e l'oggettività, sono argomentazioni soggettive che cercano di essere oggettive. Il grande critico dovrebbe essere colui che si esprime su un film esponendo tutto ciò che uno spettatore medio non può capire o notare perchè gli manca il background di teoria della critica, di storia del cinema e, se è un vero critico, anche di storia dell'arte. Il critico ha visto e studiato più cose di te sull'argomento e ti dice ciò che tu non potevi vedere, sapere, notare e collegare. Ma questo poi non dovrebbe influire sul tuo giudizio personale. Per questo, riguardo la recensione di De Collibus, scrissi (anzi concordai nel dire) che dovrebbero proibire di parlare di cinema a chi non abbia visto più di due film in vita sua, poichè esprimersi in quella maniera è l'anticritico, è accusare un film utilizzando argomentazioni vere ma che nulla hanno a che vedere con la funzione di un film, con il suo scopo, in sostanza con l'arte. Ma La Guerra Dei Mondi è arte? Non lo so, di certo può esserlo e merita un giudizio critico in quella dimensione. Spacciarlo per un film brutto accusandolo di imprecisioni tecniche è semplicemente ridicolo.
La critica artistica è davvero una delle cose più difficili del mondo, fors'anche (ed è un paradosso) più difficile di fare arte, poichè mentre quest'ultima attività viene fatta in maniera quasi inconscia, frutto del genio individuale, la critica è un'operazione che viene fatta a mente fredda.
Riguardo poi la legittimazione del proprio operato attraverso la stima della Colorado Film o di Kataweb, mi sembra superfluo dire che Mollica ha tutta la stima del TG1 eppure....
Per fortuna però io sono un genio e solo io posso giudicare...
In ultimo la Canon XL2 è questa qui, una discreta bestia. Ti credo che ci si diverte....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusami se te lo dico, ma sei fuoristrada, la mia non era una recensione del film, veramente, era solo un decalogo umoristico su un film che non mi ha divertito. Vedi, Indipendence Day, con gli eroi che mettono virus nei computer non si propone di essere realistico, "La guerra dei mondi" a suo modo sì, quindi sono grottesche alcune incongruenze tecniche macroscopiche. Io studio informatica, non sono un ingegnere, ma un esame di fisica l'ho dato, e un film che vorrebbe essere "realistico" (tra virgolette) non può semplicemente permettersi alcune cazzate che tolgono verosimiglianza al tutto.

Io non recensisco film nè libri, anche se ho fatto uno stage alla Colorado Film e ho scritto un romanzo (BNG -BiancoNeroGrigio, Bastogi 1999).Viceversa ho recensito molti videogiochi, come puoi vedere da google, attività per cui mi ritengo titolato da un'interesse costante e continuo negli anni.

Il punto è proprio questo, la mia non era una recensione, erano semplicemente delle cose divertenti che ho notato, però mi sono dispiaciuti un po' di aggettivi lapidari che hai usato, fine.

Amici come prima (o meglio, diventiamo amici, visto che prima neanche ci conoscevamo)


gparker ha detto...

Guarda io l'ho coniderata recensione, in fondo dai il tuo giudizio sul film, e come hai anche sottolineato tu, ognuno da il suo giudizio sul film e questo ha dignità perchè lo spettatore è giudice ultimo, dunque l'ho preso per una critica (non nel senso più autorevole ma in quello più generico) al film, quello che faccio pure io, vedi un film e dici se ti è piaciuto o no e perchè.
Quel che mi ha dato fastidio (e si è capito) è che questa critica era fatta su parametri oggettivi (le INverosimiglianze) dando un giudizio dunque oggettivo di film non verosimigliante e QUINDI (e qui mi sono infastidito) non valido.
Non è una questoine chiaramente di Guerra Dei Mondi o meno, è il presupposto teorico di giudicare un film (per quanto sia fatto in maniera verosimile, cioè non come Independence Day) in base a questi criteri che trovo assolutamente fuori luogo e proprio assurda, come giudicare un quadro per la somiglianza agli oggetti che ritrae. Semplicemente non sono questi i criteri. Sono stato lapidario perchè il tuo post mi aveva proprio fatto arrabiare in quanto ritengo la cosa abbastanza seria (nel limite degli argomenti da blog, per carità!) cioè è più importante la maniera in cui si decide di giudicare/valutare/criticare un film che il giudizio che si da sul film in sè, perchè riflette i bisogni che ci si aspetta il film stesso soddisfi, e sono tra quelli che ritengono l'aderenza degli eventi cinematografici alla realtà l'ultimo in assoluto di questi bisogni.
Cmq se mi dici che non era una critica ma solo un umoristico elenco delle incongruenze con la realtà del film faccio pubblica ammenda in questi commenti, mi era proprio sembrata una critica, mi sono sbagliato. Probabilmente è deformazione mia e di chi è particolarmente fissato con i cineblog vedere ovunque recensioni, difatti mi sembra (ma non sono sicuro) di aver letto nei commenti al tuo post altri attacchi da cinebloggers più autorevoli di me che era più o meno sulla mia strada. Sarà che viviamo di polemiche....


Anonimo ha detto...

certo cazzo, che l' hai fatta bella lunga, per uno stupidissimo film come la guerra dei mondi....
Siete arrivati pure alle offese cazzo...

P.S. Posso dire che i cinebloggers di cui parli tanto cominciano a starmi un po sulle palle.......?


gparker ha detto...

Sai non era per La Guerra Dei Mondi, mi è piaciuto abbastanza, non lo difenderei mai a spada tratta, ma era perchè mi era sembrato ci fosse un giudizio critico basato su elementi assurdi, difendevo (si è poi scoperto inutilmente (ma le polemiche inutili sono le più profonde)) a spada tratta il cinema come arte, quindi meritevole di un giudizio indipendente dal realismo e dalla verosimiglianza.


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