Mi sono studiato la faccenda.
Fon è una strtup spagnola nata da tre mesi che ha ricevuto una fortissima sovvenzione da alcuni venture capitalists e soprattutto da Skype e da Google per mettere in piedi il suo progetto.
Un progetto che credo prenda il via da quello che avevo segnalato io (ma anche molta altra gente più seria di me in precedenza), riguardo la presenza di una vasta copertura Wi.Fi. non ufficiale in molte città. Si tratta delle connessioni Wi.Fi. casalinghe private (io ne ho una) che spesso, soprattutto nel caso di uffici sono sovradimensionate e il loro raggio d'azione arriva anche fuori dal palazzo. Per l'ignoranza tipica degli albori di una tecnologia, molte di queste connessioni non sono protette da una chiave d'accesso, il risultato quindi è che chiunque passi di lì si può connettere ad internet tramite quella linea. Questo in alcuni punti delle grandi città è talmente diffuso che c'è quasi una copertura totale.
Insomma l'idea di Fon è questa: diffondere un software di sua proprieta da installare nei router (e non nei computer) Wi.Fi. cioè i punti che tramettono il segnale nelle case o negli uffici, in modo da farli diventare degli hotspot pubblici e non solo privati ma solo per gli utenti Fon.
In soldoni: io sono un utente Fon, ho la mia rete privata Wi.fi. a casa e installo nel router il software Fon, ho una mia user ID e password di Fon che mi permettono se sono in giro di accedere a qualsiasi altro hotspot di utenti Fon. Se non sono proprietario di un router Wi.Fi. da tramutare in hotspot Fon posso lo stesso usufruire del servizio ma pago un po' di più.
Un'idea veramente niente male.
Ma non è tutto oro quel che luccica e qui Luca Zappa spiega i problemi, soprattutto legali di adattare un simile modello all'Italia.
Fon è una strtup spagnola nata da tre mesi che ha ricevuto una fortissima sovvenzione da alcuni venture capitalists e soprattutto da Skype e da Google per mettere in piedi il suo progetto.
Un progetto che credo prenda il via da quello che avevo segnalato io (ma anche molta altra gente più seria di me in precedenza), riguardo la presenza di una vasta copertura Wi.Fi. non ufficiale in molte città. Si tratta delle connessioni Wi.Fi. casalinghe private (io ne ho una) che spesso, soprattutto nel caso di uffici sono sovradimensionate e il loro raggio d'azione arriva anche fuori dal palazzo. Per l'ignoranza tipica degli albori di una tecnologia, molte di queste connessioni non sono protette da una chiave d'accesso, il risultato quindi è che chiunque passi di lì si può connettere ad internet tramite quella linea. Questo in alcuni punti delle grandi città è talmente diffuso che c'è quasi una copertura totale.
Insomma l'idea di Fon è questa: diffondere un software di sua proprieta da installare nei router (e non nei computer) Wi.Fi. cioè i punti che tramettono il segnale nelle case o negli uffici, in modo da farli diventare degli hotspot pubblici e non solo privati ma solo per gli utenti Fon.
In soldoni: io sono un utente Fon, ho la mia rete privata Wi.fi. a casa e installo nel router il software Fon, ho una mia user ID e password di Fon che mi permettono se sono in giro di accedere a qualsiasi altro hotspot di utenti Fon. Se non sono proprietario di un router Wi.Fi. da tramutare in hotspot Fon posso lo stesso usufruire del servizio ma pago un po' di più.
Un'idea veramente niente male.
Ma non è tutto oro quel che luccica e qui Luca Zappa spiega i problemi, soprattutto legali di adattare un simile modello all'Italia.
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