Alle volte mi sembra che nel cinema più che in ogni altra arte la tecnologia giochi un ruolo fondamentale, cioè che quella cinema (da Meliès in poi) sia la storia dell'evoluzione di un mezzo tecnico che consente la realizzazione artistica.
Essendo il cinema giovanissimo continua ancora a risentire dell'influenza delle altre arti, benchè nel tempo abbia intrapreso un processo di indipendenza, e questo processo mi sembra si snodi tutto attorno alla tecnologia, che costituisce a tutti gli effetti l'unicità di questa forma d'arte.
La tecnologia nel cinema consente la narrazione dell'impossibile (come nei libri) e la sua rappresentazione (come nella pittura), con una verdicità irragiungibile dalle altre arti.
Eppure questa tendenza allo sviluppo di una propria specificità tramite l'utilizzo della tecnologia, si scontra con la tendenza al realismo, che è un movimento potentissimo che ha attraversato tutta la storia del cinema.
Dziga Vertov contrapposto a Renoir, Murnau contrapposto a Rossellini.
Eppure è l'irrealismo quello che rende il cinema unico, personaggi veri, emozioni autentiche in scenari impossibili, inesistenti o irricreabili. Forse solo Hitchcock ha unito realismo e evoluzione tecnica tesa alla rappresentazione di situaizioni infilmabili.
Essendo il cinema giovanissimo continua ancora a risentire dell'influenza delle altre arti, benchè nel tempo abbia intrapreso un processo di indipendenza, e questo processo mi sembra si snodi tutto attorno alla tecnologia, che costituisce a tutti gli effetti l'unicità di questa forma d'arte.
La tecnologia nel cinema consente la narrazione dell'impossibile (come nei libri) e la sua rappresentazione (come nella pittura), con una verdicità irragiungibile dalle altre arti.
Eppure questa tendenza allo sviluppo di una propria specificità tramite l'utilizzo della tecnologia, si scontra con la tendenza al realismo, che è un movimento potentissimo che ha attraversato tutta la storia del cinema.
Dziga Vertov contrapposto a Renoir, Murnau contrapposto a Rossellini.
Eppure è l'irrealismo quello che rende il cinema unico, personaggi veri, emozioni autentiche in scenari impossibili, inesistenti o irricreabili. Forse solo Hitchcock ha unito realismo e evoluzione tecnica tesa alla rappresentazione di situaizioni infilmabili.
2 commenti:
posso dire che ultimamente un po' di titoli dei tuoi post ricordano i titoli delle tesi con Marinelli? o con Fatelli? o con Assante?
Sono bellissimi!!
"Le dinamiche della rete, verso una sintesi operativa"
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