Raoul Walsh è il più grande regista della storia? Forse si.
Di sicuro posso garantire che sia il più grande narratore di storie attraverso il mezzo cinematografico. Un mestierante come lo definerebbe la critica moderna evidenziando come si sia dedicato a cinema di genere, raramente inseguendo progetti personali, facendo più che altro film su commissione degli studios (come si usava all'epoca) con molte poche velleità di personalizzazione ma sviluppando negli anni uno stile "invisibile" (come altri illustri colleghi tipo William Wyler) che gli consentiva di narrare con ritmo, asciutta semplicità e incredibile efficacia qualsiasi tipo di storia dai noir, alle commedie, al western.
Il Sentiero Della Gloria è forse il film più bello di Walsh che abbia visto fin'ora (benchè anche Una Pallottola Per Roy e La Furia Umana mi abbiano estasiato).
Attraverso un racconto semplice e diretto, attraverso la forma della commedia Walsh parla di un mondo di virilità compiaciuta (la boxe di fine '800), di etica, onore e ascesa sociale, ma mai in modo banale, retorico o didascalico. Sono sempre gli eventi a parlare e a descrivere i personaggi, non ci sono dialoghi intimisti o esplicativi, solo eventi. Quasi nessun virtuosismo, ogni decisione di regia è funzionale alla trama, è tutto lì, la narrazione è l'unica cosa che conta.
Il Sentiero Della Gloria contiene inoltre forse le più belle sequenze di boxe mai filmate (e filmare la boxe è difficilissimo, lo dice anche Scorsese), capaci di rendere credibili anche le ovvie drammatizzazioni degli incontri. Errol Flynn poi è stupendo e (lasciatemelo dire) John Sullivan è un vero campione!
Di sicuro posso garantire che sia il più grande narratore di storie attraverso il mezzo cinematografico. Un mestierante come lo definerebbe la critica moderna evidenziando come si sia dedicato a cinema di genere, raramente inseguendo progetti personali, facendo più che altro film su commissione degli studios (come si usava all'epoca) con molte poche velleità di personalizzazione ma sviluppando negli anni uno stile "invisibile" (come altri illustri colleghi tipo William Wyler) che gli consentiva di narrare con ritmo, asciutta semplicità e incredibile efficacia qualsiasi tipo di storia dai noir, alle commedie, al western.
Il Sentiero Della Gloria è forse il film più bello di Walsh che abbia visto fin'ora (benchè anche Una Pallottola Per Roy e La Furia Umana mi abbiano estasiato).
Attraverso un racconto semplice e diretto, attraverso la forma della commedia Walsh parla di un mondo di virilità compiaciuta (la boxe di fine '800), di etica, onore e ascesa sociale, ma mai in modo banale, retorico o didascalico. Sono sempre gli eventi a parlare e a descrivere i personaggi, non ci sono dialoghi intimisti o esplicativi, solo eventi. Quasi nessun virtuosismo, ogni decisione di regia è funzionale alla trama, è tutto lì, la narrazione è l'unica cosa che conta.
Il Sentiero Della Gloria contiene inoltre forse le più belle sequenze di boxe mai filmate (e filmare la boxe è difficilissimo, lo dice anche Scorsese), capaci di rendere credibili anche le ovvie drammatizzazioni degli incontri. Errol Flynn poi è stupendo e (lasciatemelo dire) John Sullivan è un vero campione!
6 commenti:
Questo è un film che vedrei + che volentieri...
Mi dispiace essermelo perso...
E' bellissimo. Te lo posso alzare.
grande, prestamelo ti prego...
Non so come fare co sky... Ieri mi sono perso due film che volevo vedere...
Nei prossimi giorni ci sono Rosemary' s Baby, e il Prefetto Di Ferro a orari improponibili...
Ma fammi capire non sai programmare il videoregistratore?
No, una parte di me non vuole farlo...
Se comincio a guardarmi pure i film registrati è la fine...
No. E' l'inizio.
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