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21.4.06

I motori dell'innovazione

E' più una provocazione che altro, ma spesso il porno si è rivelato la killer application commerciale del cinema. Quindi quando leggo che CinemaNow (una dei due siti che distribuiscono in rete legalmente i film di hollywood) distribuirà anche film porno con una licenza DRM particolare, più libera di quella che regola i film di hollywood. I porno infatti saranno masterizzabili e leggibili su qualunque lettore DVD, al contrario dei film venduti da CinemaNow e MovieLink riproducibili solo da alcuni hardware e comunque connessi alla rete.
Il porno da sempre teme meno la copia e la pirateria e da sempre ci convive tranquillamente, già fu pioniere all'epoca dei VHS e in rete. Non stupisce allora che sia pioniere anche della vendita in rete, le domande infatti sono altre. Il film porno è un prodotto particolare per il quale i concetti di qualità, autorialità e legalità contano meno, perchè dovrei scaricarne uno a pagamento invece che scaricarlo gratis? E poi: questa nuove possiblità avvicinerà la gente al download legale di film non-porno? Qual è il pubblico del porno a pagamento?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se non posso che pensare che, con qualche rara eccezione, il porno non sia proprio un genere come gli altri (parlando di qualità e autorialità) non vedo però perché debba essere destinato solo alla distribuzione illegale! Anzi, vista la quantità di prodotto che gira attraverso qualsiasi canale di distribuzione e il giro d'affari del settore credo comunque che ci sia un nutrito gruppo di acquirenti di prodotti hard che paga, eccome, per averli! Sicuramente è un settore che meglio convive con la pirateria, ma il fatto che ci sia tanto materiale porno che circola più o meno illegalmente (su internet è infinita anche la quantità di materiale "civetta" in circolazione, che funziona da calamita per portare verso gli acquisti) non vuol dire, almeno penso, che non ci sia un mercato più che florido di acquirenti. Il porno ha sempre funzionato da apripista per le nuove tecnologie, il VHS ha permesso di portarsi i film in casa (in realtà il primo porno che ho visto era un super 8, in prima media, a casa di un amico... ed è pure arrivata sua sorella più grande, ma none ra esattamente una tecnologia comoda), sul DVD sono stati i primi (e gli unici) a usare il multiangolo, su internet hanno inventato praticamente ogni tecnica di webmarketing poi sdoganata dal resto del mondo! Insomma anche io non so quale sia il pubblico del porno a pagamento, probabilmente, in un modo o nell'altro lo siamo, chi + chi -, tutti! In base a quello che si legge in giro è il contenuto più scaricato dai cellulari, quindi già solo con quello di gente che paga ce ne è! Aiuterà il download legale di film normali? Si, certo, diffonderà l'abitudine all'uso di una tecnologia... che comunque nello specifico è già stradiffusa!


gparker ha detto...

Ho posto male il quesito, chi paga per avere porno via internet quando lo trova gratis? E a corollario di questa domanda ne arriva un'altra: cos'ha il porno comprato che non ha quello gratuito? Partendo dal presupposto che è un genere per il quale qualità e autorialità non fanno la differenza...


Anonimo ha detto...

scusate la domanda ingenua: perchè il porno conviverebbe meglio con la pirateria?
vabbè che probabilmente non c'è un gran lavoro autoriale e registico dietro, ma le maestranze e gli attori dovranno comunque mangiare no?


gparker ha detto...

Infatti è proprio quello che non si è mai capito, ma è così perchè nessuno protesta contro la pirateria pornografica nè vengono approntati sistemi anticopia.


Anonimo ha detto...

Che nessuno protesti contro la pirateria nel porno non credo, magari in sedi diverse da quelle istituzionali... e poi lo immaginate uno spot antipirateria porno ;-) detto questo credo che il porno conviva meglio con la pirateria perché si, effettivamente, il costo unitario di produzione di un minuto di porno è infinitamente più basso rispetto a quello di un minuto di un film "vero", così come sono più bassi e diversi i costi di lancio e promozione! Se ne può discutere all'infinito, ma è evidente che il porno ha una sua economia che funziona benissimo!!!


gparker ha detto...

Se i costi di produzione sono più bassi lo sono anche i guadagni, e erodere quel poco di guadagno con la pirateria dovrebbe essere ancor più dannoso, invece non lo è.
E' qui il mistero.


Anonimo ha detto...

I costi di produzione di una pizza sono bassi, quasi infinitesimi quando ammortizzi il costo del pizzaiolo su un numero enorme di pizze e i margini diventano immensi. Quello che credo sia al di là di quanto si può comunemente immaginare sono i volumi di produzione e di vendite dell'industria del porno, così come l'infinità di canali attraverso cui il prodotto viene sfruttato. Credo, purtroppo non ne ho consocenza diretta, prevalentemente mi occupo di cartoni animati :-)


gparker ha detto...

Sicuramente una casa di produzione di porno produce più film che una casa di produzione normale, ma rimane il fatto che è un'industria povera, si vede dal fatto che i suoi protagonisti non ostentano ricchezza.
Eppure non si capisce perchè non adottino DRM...


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