Prendo spunto dalla notizia della prossima liberalizzazione della ricezione dei telefoni cellulari sugli aerei (cioè ad alta quota) perchè nell'articolo del corriere a cui faccio riferimento viene citata anche la privacy.
Perchè il termine "violazione della privacy" è usato solitamente in un unico senso, che è per forza restrittivo? Se è fastidioso quando qualcuno viola la tua privacy è altrettanto insopportabile quando sei costretto tuo malgrado a violare la privacy altrui, quando qualcuno ti mette forzatamente a contatto con i suoi fatti che tu non vuoi sapere. E' quello che succede quando in treno si finisce in uno scompartimento (o in una zona) dove c'è qualcuno che parla al cellulare fortissimo mettendo in piazza i fatti suoi e costringendoti ad esserne partecipe. E' quello che accade quando gente sconosciuta DEVE fare a tutti i costi conversazione e ti attacca dei bottoni terrificanti sulla sua vita obbligandoti ad un'intimità che non vuoi avere.
Ecco ora sugli aerei spero proprio che faranno come dicono (anche se mi sembra strano) cioè che mettano un tetto massimo di decibel o di numero di telefonate in contemporanea.
Perchè il termine "violazione della privacy" è usato solitamente in un unico senso, che è per forza restrittivo? Se è fastidioso quando qualcuno viola la tua privacy è altrettanto insopportabile quando sei costretto tuo malgrado a violare la privacy altrui, quando qualcuno ti mette forzatamente a contatto con i suoi fatti che tu non vuoi sapere. E' quello che succede quando in treno si finisce in uno scompartimento (o in una zona) dove c'è qualcuno che parla al cellulare fortissimo mettendo in piazza i fatti suoi e costringendoti ad esserne partecipe. E' quello che accade quando gente sconosciuta DEVE fare a tutti i costi conversazione e ti attacca dei bottoni terrificanti sulla sua vita obbligandoti ad un'intimità che non vuoi avere.
Ecco ora sugli aerei spero proprio che faranno come dicono (anche se mi sembra strano) cioè che mettano un tetto massimo di decibel o di numero di telefonate in contemporanea.
Nessun commento:
Posta un commento