Trovo i film (hongkonghesi) di Jackie Chan bellissimi. E' un'affermazione abbastanza generica lo so, ma lo dico perchè è il tipo di cinema che fa a piacermi molto, o se vogliamo l'idea di cinema che veicola.
I film di Jackie Chan (alcuni in maniera più riuscita altri meno) sono divertimento puro, in una maniera sconosciuta al cinema americano (al quale solitamente si assegna la palma dell'intrattenimento fine a se stesso), il genere "Jackie Chan" non conosce trama che non sia pretestuosa e non prevede alcuna velleità che non sia di intrattenimento.
La dimensione dell'intrattenimento è chiaramente l'azione, un'azione non sporcata da alcuna contaminazione noir (come John Woo) ma assolutamente fine a se stessa (quasi circense nei exploit peggiori) e fondato su un concetto di "ritmo" totale, anche le scene interlocutorie utili ad introdurre nuove sequenze e i dialoghi sono ritmatissimi. Un film di Jackie Chan non ti molla mai, si pone un obiettivo (la spettacolarità) e fa di tutto per raggiungerlo, non si perde in chiacchiere e non pretende di essere nulla di più di quello che promette. E' un cinema affidabile e di altissimo livello tecnico. Se non sbaglio era Tarantino a dire che i registi dei film d'azione sono i più bravi in assoluto, i film di Jackie Chan dimostrano che quantomeno hanno una padronanza tecnica mostruosa.
Supercop pur non essendo uno dei migliori, più che altro perchè non raggiunge completamente nessun obiettivo, non intrattiene al 100%, non stupisce se non nel finale e non è troppo ritmato, rimane tuttavia comunque un bel film che mette quasi in secondo piano il protagonista a favore di Michelle Yeoh spericolata e dinamica (quasi) quanto Jackie. Particina per Maggie Cheung.
I film di Jackie Chan (alcuni in maniera più riuscita altri meno) sono divertimento puro, in una maniera sconosciuta al cinema americano (al quale solitamente si assegna la palma dell'intrattenimento fine a se stesso), il genere "Jackie Chan" non conosce trama che non sia pretestuosa e non prevede alcuna velleità che non sia di intrattenimento.
La dimensione dell'intrattenimento è chiaramente l'azione, un'azione non sporcata da alcuna contaminazione noir (come John Woo) ma assolutamente fine a se stessa (quasi circense nei exploit peggiori) e fondato su un concetto di "ritmo" totale, anche le scene interlocutorie utili ad introdurre nuove sequenze e i dialoghi sono ritmatissimi. Un film di Jackie Chan non ti molla mai, si pone un obiettivo (la spettacolarità) e fa di tutto per raggiungerlo, non si perde in chiacchiere e non pretende di essere nulla di più di quello che promette. E' un cinema affidabile e di altissimo livello tecnico. Se non sbaglio era Tarantino a dire che i registi dei film d'azione sono i più bravi in assoluto, i film di Jackie Chan dimostrano che quantomeno hanno una padronanza tecnica mostruosa.
Supercop pur non essendo uno dei migliori, più che altro perchè non raggiunge completamente nessun obiettivo, non intrattiene al 100%, non stupisce se non nel finale e non è troppo ritmato, rimane tuttavia comunque un bel film che mette quasi in secondo piano il protagonista a favore di Michelle Yeoh spericolata e dinamica (quasi) quanto Jackie. Particina per Maggie Cheung.
1 commento:
E' infatti proprio questo che ti fa parlare de "i film di Jackie Chan" come fossero un genere preciso.
Un po' come "i film di Bud Spencer e Terence Hill".
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