A proposito di questo film non ricordo chi disse: "Vedendo Un Uomo Tranquillo ho scoperto che John Wayne era anche un grande attore", ma a me sembrerebbe più opportuno dire che vedendo Un Uomo Tranquillo salta agli occhi con ancor maggiore evidenza che John Ford è un grandissimo narratore.
Il film è un po' la quint'essenza del cinema conservatore: il tema del ritorno a casa e dell'attaccamento alla propria terra e alle proprie orgini (anzi alla propria Heimat), l'amicizia virile e il conflitto con le donne, la risoluzione spartana dei problemi, la descrizione di un universo di solidarietà primaria e l'esaltazione di uno stile di vita semplice, schietto e anche un po' rude.
In questo scenario John Ford e John Wayne chiaramente ci sguazzano, il secondo con un'interpretazione perfettamente calzante e il primo applicando alla commedia uno stile narrativo tranquillo e moderato che non gli apparterrebbe nanche troppo, più simile forse al cinema perfettamente trasparente di Raoul Walsh. E non mancano nemmeno forzature cinematografiche solitamente estranee a Ford, come l'uso moooolto espressionista dei colori, soprattutto della dominante verde, e una forte enfasi sull'estetica. Alcune scene come quella del primo bacio nel vento e quella a fortissima carica erotica sotto la pioggia (immagine centrale) sono di una bellezza unica.
Come spesso in Ford sono delineati in maniera fantastica i personaggi secondari, vere leve del suo cinema, caratteri interpretati da caratteristi in grado non solo di fare da cornice all'azione e ai personaggi principali ma di dare anche un'impronta e una direzione precisa al film.
Il film è un po' la quint'essenza del cinema conservatore: il tema del ritorno a casa e dell'attaccamento alla propria terra e alle proprie orgini (anzi alla propria Heimat), l'amicizia virile e il conflitto con le donne, la risoluzione spartana dei problemi, la descrizione di un universo di solidarietà primaria e l'esaltazione di uno stile di vita semplice, schietto e anche un po' rude.
In questo scenario John Ford e John Wayne chiaramente ci sguazzano, il secondo con un'interpretazione perfettamente calzante e il primo applicando alla commedia uno stile narrativo tranquillo e moderato che non gli apparterrebbe nanche troppo, più simile forse al cinema perfettamente trasparente di Raoul Walsh. E non mancano nemmeno forzature cinematografiche solitamente estranee a Ford, come l'uso moooolto espressionista dei colori, soprattutto della dominante verde, e una forte enfasi sull'estetica. Alcune scene come quella del primo bacio nel vento e quella a fortissima carica erotica sotto la pioggia (immagine centrale) sono di una bellezza unica.
Come spesso in Ford sono delineati in maniera fantastica i personaggi secondari, vere leve del suo cinema, caratteri interpretati da caratteristi in grado non solo di fare da cornice all'azione e ai personaggi principali ma di dare anche un'impronta e una direzione precisa al film.
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