Gli Amanti del Pont Neuf subisce una strana trasformazione a mano a mano che procede. Partito come una parabola molto realista della vita di strada a Parigi, gradualmente diventa una storia d'amore struggente, romantica e melodrammaticamente irreale. Nulla di male in questo sia ben inteso, peccato però che il desiderio di idealizzare sempre di più l'amore tra una ricca pittrice autoesiliatasi in strada (per far fronte al dolore della perdita del suo precedente amore e l'incalazante perdita della vista) e di un'artista di strada barbone, porti il film non solo alla noia, ma anche verso certi triti stereotipi.
Carax non è il primo venuto e si vede ci sono molte cose molto belle (dalla celebre sequenza dei fuochi d'artificio all'ubriacatura "rimpiccioita" a tutti i tentativi di dar fuoco ai manifesti che cercano la protagonista), ma purtroppo non basta e alla fine il film è schiacciato dal peso di un romanticismo da 4 soldi che non riesce a diventare semplice parabola universale. Se si aggiunge che il finale arriva insperato dopo parecchio tempo dal momento in cui la storia sarebbe pure potuta finire, si capisce il fastidio dello spettatore medio.
Rimangono apprezzate le citazioni da Pickpocket di Bresson e da l'Atalante.
Carax non è il primo venuto e si vede ci sono molte cose molto belle (dalla celebre sequenza dei fuochi d'artificio all'ubriacatura "rimpiccioita" a tutti i tentativi di dar fuoco ai manifesti che cercano la protagonista), ma purtroppo non basta e alla fine il film è schiacciato dal peso di un romanticismo da 4 soldi che non riesce a diventare semplice parabola universale. Se si aggiunge che il finale arriva insperato dopo parecchio tempo dal momento in cui la storia sarebbe pure potuta finire, si capisce il fastidio dello spettatore medio.
Rimangono apprezzate le citazioni da Pickpocket di Bresson e da l'Atalante.
2 commenti:
sei un idiota..
Non sono d'accordo, io l'ho trovato un gran film
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