Il 1968 era periodo di moti e rivoluzioni anche in America, ed era anche il momento in cui emergeva la nuova classe di registi che avrebbe modificato il cinema hollywoodiano per sempre e Ciao America! è il primo lungometraggio edito in Italia di Brian De Palma e il secondo film in cui la lavora Robert De Niro, una vera primizia. Ma non vi aspettate il De Palma che conoscete.
Da quello che si capisce guardando il film quel De Palma lì era furiosamente innamorato del cinema europeo (inglese e francese più che altro) di quegli anni, Ciao America! è tutto un citare stili e soluzioni di regia della Nouvelle Vague e del tipico cinema inglese anni '60, senza tutti i riferimenti ad Hitchcock (solo in un momento una protagonista sfoglia il libro/intervista di Truffaut a Hitchcock).
E' la storia di tre amici alle prese con le loro vite in un America pervasa da tumulti, c'è quello che si combina gli appuntamenti al buio con l'aiuto del computer, quello che è ossessionato dai misteri dell'omicidio Kennedy e quello che tenta una via pseudo-artistica, tutti e tre pronti a tutto per evitare la leva e la guerra in Vietnam. Lo stile è metacinematografico, con attori che guardano in camera e parlano agli spettatori e scene velocizzate, sequenze riprese da punti di vista diversi e montate inseme da ciak differenti... Si vede come De Palma sperimenti in America quello che vede fare in Europa, ma il risultato è decisamente scarso, andrà decisamente molto meglio quando invece che attingere alla tradizione europea comincerà ad attingere alla tradizione del proprio cinema nazionale, occupandosi di cose che decisamente gli appartengono di più....
Da quello che si capisce guardando il film quel De Palma lì era furiosamente innamorato del cinema europeo (inglese e francese più che altro) di quegli anni, Ciao America! è tutto un citare stili e soluzioni di regia della Nouvelle Vague e del tipico cinema inglese anni '60, senza tutti i riferimenti ad Hitchcock (solo in un momento una protagonista sfoglia il libro/intervista di Truffaut a Hitchcock).
E' la storia di tre amici alle prese con le loro vite in un America pervasa da tumulti, c'è quello che si combina gli appuntamenti al buio con l'aiuto del computer, quello che è ossessionato dai misteri dell'omicidio Kennedy e quello che tenta una via pseudo-artistica, tutti e tre pronti a tutto per evitare la leva e la guerra in Vietnam. Lo stile è metacinematografico, con attori che guardano in camera e parlano agli spettatori e scene velocizzate, sequenze riprese da punti di vista diversi e montate inseme da ciak differenti... Si vede come De Palma sperimenti in America quello che vede fare in Europa, ma il risultato è decisamente scarso, andrà decisamente molto meglio quando invece che attingere alla tradizione europea comincerà ad attingere alla tradizione del proprio cinema nazionale, occupandosi di cose che decisamente gli appartengono di più....
2 commenti:
tuttavia de niro era un gran figone.
quello sempre
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