Pare che Luc Besson si fosse dato 10 film, cioè che avesse deciso di fare 10 film e poi smettere di dirigere. Un numero limitato di opere, a detta del regista stesso, per non sentirsi costretto a fare film per forza, per calibrare ogni film e farlo solo se riteneva che sarebbe venuto bene: "Se hai 10 colpi solamente li usi con cautela".
Ora il suo tempo dovrebbe essere giunto allo scadere e dopo il prossimo Arthur And the Minimoys dovrebbe ritirarsi dal mondo della regia e dicarsi unicamente a scrivere e produrre, attività che ha coltivato da sempre anche più della regia.
Insomma un modo per cercare di elevare la qualità delle sue opere. Ma io non sono daccordo. Non sono daccordo proprio con l'assunto di fondo per il quale se ti poni un massimo di 10 film sai che non ne sprecherai uno e li farai solo quando penserai che siano ottime opere, io sono per un altro tipo di cinema, sono per un cinema da 1 o 2 film l'anno (anche se in questo momento è produttivamente impossibile), sono per un cinema fatto come esigenza di vita, non come calcolo. Il ragionamento di Besson presuppone che lui possa sapere fin dall'inizio che quel film che in mente verrà bene, mentre non è così (tant'è che molti gli sono venuti male), perchè succedono molte cose durante la lavorazione di un film, e molto spesso il prodotto finale va oltre le intenzioni dell'autore, diventa quasi inspiegabile a parole.
Sono un truffautiano, credo che i film vadano fatti a getto continuo, girati velocemente senza dargli troppa importanza, pronti a passare a quello successivo, esistono mille esempi che confermano e smentiscono questo mio assunto (da Kubrick a John Ford) ma sinceramente credo che possa dirsi vero nella maggior parte dei casi.
Ora il suo tempo dovrebbe essere giunto allo scadere e dopo il prossimo Arthur And the Minimoys dovrebbe ritirarsi dal mondo della regia e dicarsi unicamente a scrivere e produrre, attività che ha coltivato da sempre anche più della regia.
Insomma un modo per cercare di elevare la qualità delle sue opere. Ma io non sono daccordo. Non sono daccordo proprio con l'assunto di fondo per il quale se ti poni un massimo di 10 film sai che non ne sprecherai uno e li farai solo quando penserai che siano ottime opere, io sono per un altro tipo di cinema, sono per un cinema da 1 o 2 film l'anno (anche se in questo momento è produttivamente impossibile), sono per un cinema fatto come esigenza di vita, non come calcolo. Il ragionamento di Besson presuppone che lui possa sapere fin dall'inizio che quel film che in mente verrà bene, mentre non è così (tant'è che molti gli sono venuti male), perchè succedono molte cose durante la lavorazione di un film, e molto spesso il prodotto finale va oltre le intenzioni dell'autore, diventa quasi inspiegabile a parole.
Sono un truffautiano, credo che i film vadano fatti a getto continuo, girati velocemente senza dargli troppa importanza, pronti a passare a quello successivo, esistono mille esempi che confermano e smentiscono questo mio assunto (da Kubrick a John Ford) ma sinceramente credo che possa dirsi vero nella maggior parte dei casi.
3 commenti:
Ma troppi sono gli stacanovisti del cinema. Nella modernità Allen su tutti.
Più che altro direi che è già troppo tardi per voler manternere alta laqualità della sua filmografia.
Vabbè lui lo decise anni fa. Credo all'epoca di Nikita.
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