Questa la domanda che mi sono fatto, mi hanno fatto e ho fatto lungo tutta la settimana festosa cinematografica romana.
Difficile trovare una risposta.
Di sicuro mi sento di poter dire che è andata meglio di come ci si aspettava. La polemica con Venezia non ha mai avuto a che fare con i film ma semmai con il mercato legato alla presentazione e distribuzione dei film che a Roma può attecchire meglio. E infatti così pare sia andata.
Dal punto di vista puramente cinematografico la manifestazione non è certamente un festival vero e proprio, è qualcosa di ibrido (come si è voluto) che per l'appunto tenta di essere popolare pur mantenendo la vocazione dei festival cioè di mostrare i migliori film.
In sostanza si può dire che (se continua in questo segno) l'obiettivo della Festa Del Cinema è di mostrare il miglior cinema popolare dell'anno. E in un certo senso ci è riuscito.
The Departed, The Prestige, Cages e qualche altro film (per quelli visti da me) sono stati effettivamente stimolanti e di certo possono fare incasso. Ma per quanto riguarda la gara è tutto abbastanza ridicolo, il film che ha vinto non è nulla di che e This Is England (il vincitore del premio della giuria) è la classica ruffianata. Se già è difficile mettere daccordo 10-15 giurati figuriamoci 50. Chiaro che poi si trova accordo su un film che non è il preferito di quasi nessuno.
Di certo l'affluenza è stata buona, le strutture funzionali, l'organizzazione buona (per essere la prima edizione) e interessanti anche gli eventi. Ottima poi l'idea di distribuire i film su vari cinema di Roma, che se ha complicato la vita di chi come me ne seguiva parecchi ha fatto però sì che ci fosse anche un altro tipo di pubblico, ha fatto sì che molta gente abbia partecipato senza mettere piede all'Auditorium.
L'unica cosa che veramente non mi è andata giù sono state le retrospettive. L'omaggio a Sean Connery e la storia del lavoro dell'attore erano quanto di meno stimolante si potesse fare.
Difficile trovare una risposta.
Di sicuro mi sento di poter dire che è andata meglio di come ci si aspettava. La polemica con Venezia non ha mai avuto a che fare con i film ma semmai con il mercato legato alla presentazione e distribuzione dei film che a Roma può attecchire meglio. E infatti così pare sia andata.
Dal punto di vista puramente cinematografico la manifestazione non è certamente un festival vero e proprio, è qualcosa di ibrido (come si è voluto) che per l'appunto tenta di essere popolare pur mantenendo la vocazione dei festival cioè di mostrare i migliori film.
In sostanza si può dire che (se continua in questo segno) l'obiettivo della Festa Del Cinema è di mostrare il miglior cinema popolare dell'anno. E in un certo senso ci è riuscito.
The Departed, The Prestige, Cages e qualche altro film (per quelli visti da me) sono stati effettivamente stimolanti e di certo possono fare incasso. Ma per quanto riguarda la gara è tutto abbastanza ridicolo, il film che ha vinto non è nulla di che e This Is England (il vincitore del premio della giuria) è la classica ruffianata. Se già è difficile mettere daccordo 10-15 giurati figuriamoci 50. Chiaro che poi si trova accordo su un film che non è il preferito di quasi nessuno.
Di certo l'affluenza è stata buona, le strutture funzionali, l'organizzazione buona (per essere la prima edizione) e interessanti anche gli eventi. Ottima poi l'idea di distribuire i film su vari cinema di Roma, che se ha complicato la vita di chi come me ne seguiva parecchi ha fatto però sì che ci fosse anche un altro tipo di pubblico, ha fatto sì che molta gente abbia partecipato senza mettere piede all'Auditorium.
L'unica cosa che veramente non mi è andata giù sono state le retrospettive. L'omaggio a Sean Connery e la storia del lavoro dell'attore erano quanto di meno stimolante si potesse fare.
3 commenti:
-Si, buona l'organizzazione, da risolvere pero' il problema delle poltrone vuote perkè riservate ai soliti noti che alla fine sòlano.
-Le retrospettive io le trovo stimolanti, ma i film in generale erano troppi.
-Non concordo sulla distribuzione nelle sale in giro per la città: non è lì la festa,quello è come andare al cinema normalmente.
-I film in concorso erano mediocri tranne Nightmare detective ,eil vincitore e pochi altri.
-C'era troppo casino troppi curiosi ma anke questo era nell'intento degli organizzatori, no?
Concludendo continuo a preferire il lido ma son contento ci sia anke Roma, magari in primavera alp
- La storia delle poltrone vuote è brutta assai, ma non è per i soliti noti, è che molte sono date agli sponsor che non sempre piazzano tutti i loro biglietti e molte sono comprate regolarmente da società, enti, uffici stampa ecc. ecc. che contano di usarle come strumento promozionale dandole ai clienti, ma anche loro non sempre le piazzano.
Un parziale rimedio ad un certo punto è stato introdotto, se a pochi secondi dall'inizio c'erano posti vuoti facevano entrare chi aveva un accredito.
- La distribuzione delle sale secondo me ha allargato la partecipazione, ha consentito anche a chi non sarebbe stato interessato di partecipare, ha distribuito meglio i film e ha contribuito a creare un concetto più esteso di festival. E' l'unica cosa che penso sarebbe opportuna anche per i festival veri.
- Sul numero dei film non sono daccordo, mi è sembrato adeguato ad un festival.
- Sulla qualità più o meno concordo invece. Non mi è piaciuto molto Nightmare Detective e tantomeno Playing The Victim, ma ho visto dei buoni film.
- I curiosi erano proprio l'intento principale, creare una zona dove mangiare, bere, fare aperitivi, vedere mostre, eventi ecc. ecc. Poi tutta la storia delle passerelle, i divi... Se ci fossero stati solo cinefili nessuno si sarebbe messo ad urlare per Luca del Grande Fratello, il protagonista del film di Francesca Comencini.
concordo gparker.
Quella che tu dai mi sembra inoltre l' opinione + diffusa se non sbaglio.
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