Noi il problema ancora non ce lo poniamo mentre in America infuria il dibattito ed esce una novtà a settimana in materia. Tutti i giornali e le principali riviste di cinema ne parlano con regolarità e fioriscono le iniziative in materia.
Si tratta del problema delle sale digitali.
L'ammodernamento delle sale cinematografiche è il prossimo grande dubbio. E' il rovescio della medaglia della distribuzione alternativa. Ma mentre questa per sua natura è globale, dunque le novità in materia si diffondono con più rapidità, il problema delle sale digitali è ben lontano dal nostro paese.
Secondo molti è la risposta alla crisi delle sale e secondo altri (me compreso) cambierà ben poco dello scenario anche se non è in dubbio la novità e il miglioramento della visione con un proiettore digitale. Ma sbaglia chi limita il concetto di proiettore digitale ad una mera miglioria visiva perchè la sala digitale vuol dire anche adattarsi a diversi tipi di distribuzione.
La sala digitale non proietta pizze ma file, dunque non solo può averne uno stock infinitamente maggiore (e quindi come molti in America propongono dedicare certi spettacoli come quelli del primo pomeriggio o una sera a settimana a film che non siano i più richiesti) ma non deve nemmeno sottostare ai giochi di distribuzione. Non deve nemmeno riceverlo il file, può proiettarlo in streaming. In questo modo si azzerano i costi di distribuzione e teoricamente (ma attenzione solo teoricamente) Il Codice Da Vinci non è avvantaggiato nella distribuzione rispetto ad una produzione indipendente.
Dico teoricamente perchè poi ci sono comunque discorsi di interesse (Il Codice Da Vinci incasserà di più) e di influenza delle case produttrici, ma sicuramente una distribuzione di questo tipo favorirebbe quei film meno noti ma che cominciano a riscuotere successo nelle piccole sale e consente l'invio di copie del film a costo zero.
In Italia dicevo tutto questo dibattito è lontano anni luce ma guardando a quello che succede in America (i quali ritengono comunque di essere in ritardo sulla tabella di marcia delle conversioni al digitale delle sale) si può avere un'idea di cosa sarà e se siamo fortunati salteremo lo stadio di sperimentazione della tecnologia.
Si tratta del problema delle sale digitali.
L'ammodernamento delle sale cinematografiche è il prossimo grande dubbio. E' il rovescio della medaglia della distribuzione alternativa. Ma mentre questa per sua natura è globale, dunque le novità in materia si diffondono con più rapidità, il problema delle sale digitali è ben lontano dal nostro paese.
Secondo molti è la risposta alla crisi delle sale e secondo altri (me compreso) cambierà ben poco dello scenario anche se non è in dubbio la novità e il miglioramento della visione con un proiettore digitale. Ma sbaglia chi limita il concetto di proiettore digitale ad una mera miglioria visiva perchè la sala digitale vuol dire anche adattarsi a diversi tipi di distribuzione.
La sala digitale non proietta pizze ma file, dunque non solo può averne uno stock infinitamente maggiore (e quindi come molti in America propongono dedicare certi spettacoli come quelli del primo pomeriggio o una sera a settimana a film che non siano i più richiesti) ma non deve nemmeno sottostare ai giochi di distribuzione. Non deve nemmeno riceverlo il file, può proiettarlo in streaming. In questo modo si azzerano i costi di distribuzione e teoricamente (ma attenzione solo teoricamente) Il Codice Da Vinci non è avvantaggiato nella distribuzione rispetto ad una produzione indipendente.
Dico teoricamente perchè poi ci sono comunque discorsi di interesse (Il Codice Da Vinci incasserà di più) e di influenza delle case produttrici, ma sicuramente una distribuzione di questo tipo favorirebbe quei film meno noti ma che cominciano a riscuotere successo nelle piccole sale e consente l'invio di copie del film a costo zero.
In Italia dicevo tutto questo dibattito è lontano anni luce ma guardando a quello che succede in America (i quali ritengono comunque di essere in ritardo sulla tabella di marcia delle conversioni al digitale delle sale) si può avere un'idea di cosa sarà e se siamo fortunati salteremo lo stadio di sperimentazione della tecnologia.
2 commenti:
in effetti... del digitale in Italia ne avevo sentito parlare qualche anno fa e poi niente più. i vantaggi che vedo sono soprattutto nell'abbassamento dei costi della distribuzione che potrebbe facilitare una maggiore delocalizzazione degli esercenti... anche in zone non particolarmente popolose potrebbero essere create piccole sale che grazie ad una ampia disponibilità di titoli e alla possibilità di "ruotarli" velocemente (facendo tornare spesso le persone in sala) potrebbero vivere più che dignitosamente!
E' tutto da stabilire ma come i nuovi mondi da esplorare le possiblità sono molte. Tocca vedere al dunque quali sono praticabili, quali sono effettivamente funzionali e utili e quali sono economicamente convenienti, ma è un mondo nuovo.
A noi credo verrà imposto uno standard, perchè quando sarà il nostro turno di ammodernare sarà stato tutto già deciso.
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