Lo dice Deep Nishar, direttore del product management presso Google, che l'azienda numero 1 della ricerca si sta muovendo e molto sul terreno della telefonia mobile ma principalmente lungo tre direttrici:
1) La personalizzazione dei contenuti, il cellulare è lo strumento più personale che ci sia, la gente (in occidente e in parte dell'Asia, aggiungo io) non lo condivide. Quindi ben vengano servizi come Google Personalised Home Page e Gmail Mobile.
2) E' un mezzo di comunicazione in mobilità dunque viene data sempre più importanza (anche se io ancora non la vedo) alla localizzazione: saper dare informazioni in base a dove si trovi l'utente (l'esempio di chi cerca un film e riceve anche il cinema più vicino a sè è solo l'idea più banale).
3) Una forte attenzione alle differenze nazionali. E questo lo si dice da tanto: servizi diversi funzionano diversamente in paesi diversi.
Questa strategia dei 3 punti non è che sia proprio il massimo, ma la verità è più che altro un'altra. Per davvero sul mercato dei servizi via internet per cellulari non ci sta quasi nessuno, e il motivo è che in occidente la connessione ad internet vie telefonino ha un costo elevato e poca utilità. Ma come è noto Google lavora per la gloria, dunque continua a trasportare sul telefono i suoi servizi la cui utilità è già ampiamente testata sul web tradizionale.
A questo punto manca come si dice da tantissimo un sistema di tariffazione o comunque offerte always on davvero convenienti.
Io, che non sarò il cliente medio ma cmq posso rientrare negli early adopters, quando ho avuto per una promozione internet gratuito ne ho fatto un abuso scandaloso. Il punto era che sapevo cosa scaricarmi, come configurarlo e che utilità avesse, ma se questa conoscenza fosse condivisa, se applicazioni come Bluepulse (di cui è da poco uscita una nuova versione) fossero di pubblico dominio chiunque farebbe il mio ragionamento.
Come al solito si arriva al punto fondamentale: ancora non c'è una killer application per internet sui cellulari.
1) La personalizzazione dei contenuti, il cellulare è lo strumento più personale che ci sia, la gente (in occidente e in parte dell'Asia, aggiungo io) non lo condivide. Quindi ben vengano servizi come Google Personalised Home Page e Gmail Mobile.
2) E' un mezzo di comunicazione in mobilità dunque viene data sempre più importanza (anche se io ancora non la vedo) alla localizzazione: saper dare informazioni in base a dove si trovi l'utente (l'esempio di chi cerca un film e riceve anche il cinema più vicino a sè è solo l'idea più banale).
3) Una forte attenzione alle differenze nazionali. E questo lo si dice da tanto: servizi diversi funzionano diversamente in paesi diversi.
Questa strategia dei 3 punti non è che sia proprio il massimo, ma la verità è più che altro un'altra. Per davvero sul mercato dei servizi via internet per cellulari non ci sta quasi nessuno, e il motivo è che in occidente la connessione ad internet vie telefonino ha un costo elevato e poca utilità. Ma come è noto Google lavora per la gloria, dunque continua a trasportare sul telefono i suoi servizi la cui utilità è già ampiamente testata sul web tradizionale.
A questo punto manca come si dice da tantissimo un sistema di tariffazione o comunque offerte always on davvero convenienti.
Io, che non sarò il cliente medio ma cmq posso rientrare negli early adopters, quando ho avuto per una promozione internet gratuito ne ho fatto un abuso scandaloso. Il punto era che sapevo cosa scaricarmi, come configurarlo e che utilità avesse, ma se questa conoscenza fosse condivisa, se applicazioni come Bluepulse (di cui è da poco uscita una nuova versione) fossero di pubblico dominio chiunque farebbe il mio ragionamento.
Come al solito si arriva al punto fondamentale: ancora non c'è una killer application per internet sui cellulari.
5 commenti:
Io uso in continuazione Wikipedia sul cellulare. Hai presente quelle discussioni che si fanno al bar in cui non ci si ricorda bene chi ha fatto cosa quando e si dibatte per ore sul nulla? Tipo un'ora di dibattito fra due persone, una che dice che Psycho è del 1965 e l'altra che è del 1960? O uno che dice che il Rosso Fiorentino è un pittore del primo '500 e l'altra che dice che è del secondo?
Una guardatina a Wikipedia e la conversazione è bell'e che uccisa, e si può tornare alla desolazione e al silenzio. E poi salta fuori che ho sempre ragione io.
si ma quanto ti costa?Penso che il problema sia l'alto costo di collegamento ad internet con un cell....armonizzare le tariffe a quelle delle chiamate ordinarie sarebbe una killer application
Si infatti. A me ogni volta mi uccide connettermi.
Perchè poi le applicazioni utili ci sarebbero. C'è Google Mappe con le indicazioni stradali che è stupendo e anche Gmail. L'unico modo di avere la mail in mobilità senza avere il blackberry. La spesa però è assurda.
Mi dici che bar frequenti?
piacerebbe anche a me frequantare un bar....è una dimensione che mi è sempre mancata...gli amici del bar
Posta un commento