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2.1.07

E se Nintendo Wii fosse appositamente semplice da riutilizzare?

Non amo le teorie complottiste, vedere dietro ogni cosa un disegno preciso, uno schema che preveda le azioni apparentemente imprevedibili dei consumatori, tuttavia riconosco l'esistenza di precise strategie aziendali alle volte audaci e dettagliate.
E' con questo spirito a metà tra il dubbio e il sospetto che noto come le tecnologie più "vulnerabili" siano le più diffuse. Pensiero semplice ma ispirante.
Per vulnerabili chiaramente intendo semplici da rivisistare, da modificare e da utilizzare in maniera alternativa, le più soggette al reverse engineering.
La molla mi è scattata con il post dell'altro giorno sul presunto crack alle protezioni dei DVD HD, giustamente si crede che se un simile hack sia effettivo (e soprattutto se non è replicabile su Blue Ray che sfrutta le medesime protezioni) questo porterebbe un vantaggio non indifferente al formato HDDVD, perchè la gente preferisce un formato copiabile o cmq hackabile.
Chiaramente la personalizzazione è tutto.
Così quando leggo che gli hack per Nintendo Wii, già segnalati in questo post, si stanno moltiplicando a vista d'occhio invadendo anche altre dimensioni rispetto al primogenito riutilizzo del Wiimote (il controller senza fili) su altre piattaforme o altri device mi faccio delle domande. C'è chi monta iTunes su Wii, chi sfrutta il browser Opera per Wii per far un sistema di home entertainment o chi telecomanda un modellino d'auto ecc. ecc.
Quanto è probabile (complottisti astenersi dal rispondere) che il sistema che regola il funzionamento di Nintendo Wii e l'interazione tra console e controller (Bluetooth) sia intenzionalmente non proprietario o comunque semplice da comprendere e riutilizzare? Quanto è probabile che alla Nintendo si sia fatto il ragionamento che uno strumento personalizzabile sarebbe stato subito benvoluto dalla nicchia più smanettona e con un po' di fortuna questa avrebbe potutto anche sviluppare delle applicazioni impensate e interessanti con i loro strumenti o comunque si sarebbe creato un passaparola in rete di riutilizzi strani della console che non avrebbe che fatto bene all'immagine del prodotto?

5 commenti:

Mariolone ha detto...

è una buona intuizione,fra le altre cose è molto probabile che sia anche esatta,le statistiche dimostrano che il materiale videoludico più apprezzato è in assoluto quello il cui engine è stato reso pubblico dai programmatori per fare espandere la comunità dei modder....così da fargli fare il lavoro che spetterebbe a loro,cioè quello di continuo aggiornamento ed adattamento ai trend(io parlo delle comunità multiplayer,che oggi cmq sono predominanti),...vedi half life,counter strike,rome total war ecc ecc


gparker ha detto...

Infatti questa è una modalità che prende piede ora nelle applicazioni per la rete, tipo quelle di google, che un po' come dici tu viene applicata ai software in genere e che probabilmente nintendo ha previsto per il suo hardware che cmq di idee innovative ne consente.
E' un po' che ci penso, questo sistema (noto come crowdsourcing) è forse l'evoluzione più concreta e utile della filosofia open-source.


Anonimo ha detto...

COmplimenti, che perspicacia, non ci aveva mai pensato nessuno...


Pensa te...


gparker ha detto...

non l'avresti mai detto eh....


Anonimo ha detto...

A volte hai delle intuizioni che manco Sherlock Holmes... Mi lasci davanti allo schermo del computer a bocca aperta come un cretino....


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