Neil Jordan non è l'ultimo arrivato, nè io lo ritengo tale. E nemmeno Jodie Foster, anche se ultimamente ha delle evidenti difficoltà a scegliere che film fare.
Il Buio Nell'Anima dunque si annunciava come un film promettente, ma già la sinossi fa venire qualche dubbio: "Dopo essere stata pestata a sangue da un gruppo di banditelli che uccidono il suo ragazzo una speaker radiofonica, spaventata dalla società, decide di armarsi e con la pistola in mano si fa prendere dall'ebrezza del potere finendo per trasformarsi in un giustiziere".
Il film a me non è piaciuto e lo dico subito. Però ammetto anche che Neil Jordan in più di un momento ce la mette tutta per risollevarlo. Non so nulla di preciso nè ho informazioni particolari ma mi ha dato proprio l'idea del classico film su commissione, di quelli imposti dagli studios e sui quali si ha poco potere di intervento se non la semplice direzione.
Spesso infatti, dove e come può, Jordan riesce ad infilare idee e riflessioni non stupide sul concetto di armarsi, sul potere e sul fatto che una pistola della polizia possa sparare e quella di un cittadino no, anche se alla stessa persona.
Ma lo stile non c'è proprio.
Ancora le inquadrature sbilenche per i momenti di insania, ancora la recitazione urlata per i momenti panici, ancora i controluce di notte per la delusione. Proprio no!
Il Buio Nell'Anima dunque si annunciava come un film promettente, ma già la sinossi fa venire qualche dubbio: "Dopo essere stata pestata a sangue da un gruppo di banditelli che uccidono il suo ragazzo una speaker radiofonica, spaventata dalla società, decide di armarsi e con la pistola in mano si fa prendere dall'ebrezza del potere finendo per trasformarsi in un giustiziere".
Il film a me non è piaciuto e lo dico subito. Però ammetto anche che Neil Jordan in più di un momento ce la mette tutta per risollevarlo. Non so nulla di preciso nè ho informazioni particolari ma mi ha dato proprio l'idea del classico film su commissione, di quelli imposti dagli studios e sui quali si ha poco potere di intervento se non la semplice direzione.
Spesso infatti, dove e come può, Jordan riesce ad infilare idee e riflessioni non stupide sul concetto di armarsi, sul potere e sul fatto che una pistola della polizia possa sparare e quella di un cittadino no, anche se alla stessa persona.
Ma lo stile non c'è proprio.
Ancora le inquadrature sbilenche per i momenti di insania, ancora la recitazione urlata per i momenti panici, ancora i controluce di notte per la delusione. Proprio no!
6 commenti:
http://cinemax.myblog.it/archive/2007/09/27/the-brave-one.html
(a parte questo il film non mi è piaciuto - un brutta copia patinata dell 'angelo della vendetta del buon abel ferrara in my opinion)
la reine
è sempre un peccato quando qualcuno che ammiri ti delude...a me neil jordan piaceva molto...peccato...
tutti devono dare qualcosa per avere altro.
si al massimo per la trama, ma le atmosfere tutta altra vita Ferrara...
La trama somiglia vagamente a "Il giocattolo" di Montaldo con Manfredi e Mezzogiorno. Lo ricordi?
No non lo ricordo...
Hai visto il poliziotto quanto ci sta sotto???? E' VERAMENTE GIGGI CAZZO!!!!!
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