Non faccio in tempo ad imbastire un discorso sulle possibilità che iTunes si sta cercando nel mondo dei cortometraggi, portandoli finalmente su un percorso che addirittura intravede un modello di business che arriva la notizia del primo lungometraggio distribuito in esclusiva sullo store Apple.
Si tratta di Purple Violets di Edward Burns, regista indie di cui abbiamo visto in Italia solo I Fratelli McMullen, Il Senso Dell'Amore e I Marciapiedi di New York (poi "abbiamo visto"... Avete visto! Perchè io non l'avevo mai sentito).
Purple Violets è andato al Tribeca Film Festival di New York (quello di Bob De Niro) è abbastanza piaciuto ma non tanto da ottenere un buon contratto di distribuzione, tanto che il regista e la produzione di concerto hanno deciso che invece che mettere il film in 4 sale dove non ne parlerà nessuno, forse è meglio mandarlo in rete.
Il concetto è che forse distribuito in rete il film riesce ad arrivare a più persone, raggiungendo magari anche quegli spettatori che non l'avrebbero visto perchè non lo avevano in un cinema della loro provincia.
L'idea è ottima e sulla carta vincente l'unico problema mi sembra essere il timing: il pubblico è pronto a cercare film a pagamento in rete?
Si tratta di Purple Violets di Edward Burns, regista indie di cui abbiamo visto in Italia solo I Fratelli McMullen, Il Senso Dell'Amore e I Marciapiedi di New York (poi "abbiamo visto"... Avete visto! Perchè io non l'avevo mai sentito).
Purple Violets è andato al Tribeca Film Festival di New York (quello di Bob De Niro) è abbastanza piaciuto ma non tanto da ottenere un buon contratto di distribuzione, tanto che il regista e la produzione di concerto hanno deciso che invece che mettere il film in 4 sale dove non ne parlerà nessuno, forse è meglio mandarlo in rete.
Il concetto è che forse distribuito in rete il film riesce ad arrivare a più persone, raggiungendo magari anche quegli spettatori che non l'avrebbero visto perchè non lo avevano in un cinema della loro provincia.
L'idea è ottima e sulla carta vincente l'unico problema mi sembra essere il timing: il pubblico è pronto a cercare film a pagamento in rete?
2 commenti:
Gparker, su questo argomento mi trovi d'accordo. Credo che l'idea di distribuire i corti in rete anziché in pochissima cinema mi sembra alquanto vincente.
Più che un problema di 'timing', secondo me è un problema di 'billing'. Ossia, gli spettatori saranno disposti a pagare per vedere un corto? E se sì, quanto?
Infatti è un problema grosso che limita l'acquisto ai corti più noti, quelli che hanno vinto molti premi e che quindi sono più una garanzia.
Mentre per un lungometraggio esiste la stampa e il passaparola che fomentano un acquisto o un noleggio, per i corti ci si butta nel vuoto o ci si fida del titolo. Ma comprendo che molti non possano spendere 2€ ogni volta senza la minima garanzia.
A quando un bel blog che monitora tutti i corti e fa da gatekeeper?
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