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9.4.08

"...and they post it on YouTube!"


Non mi ritengo un moralista e non ho mai pensato, nè penso, che sia uno scandalo il fatto che i media mostrino avvenimento spesso in maniera morbosa per specularci, perchè ad ogni modo la loro speculazione nella maggior parte dei casi è la nostra informazione (poi certo esistono i casi di inutile speculazione e reiterata informazione assolutamente priva di qualsiasi valore aggiunto) e ognuno fa l'uso che vuole delle immagini che vede.

Ma mi fa ridere come mostrando questo video originariamente messo su YouTube che ritrae una 16enne intrappolata in una casa e picchiata da coetanei, esponenti del mondo dei media tradizionali si scandalizzino perchè le persone hanno poi postato il video su YouTube.
Che si scandalizzino stupendosi di "what some kids would do to get on the internet" (frase che poi, se analizzata, non ha il minimo senso) quando non si rendono conto (o fingono di non rendersi conto) di fare la stessa cosa o perlomeno di perseguire i medesimi fini.

L'operazione è la medesima: dare visibilità ad un contenuto forte per ottenere visite e risonanza. Su YouTube però manca la componente moraleggiante che hanno i salotti televisivi o i telegiornali e forse questo infastidisce. Che una cosa sia lì senza un commento forte che lo accompagni, ma con 1.000 commenti deboli e diversi degli utenti, e che ognuno si faccia l'idea che vuole o anche nessuna idea.

La mancata conoscenza dei media, cioè delle forme attraverso le quali i contenuti vengono veicolati è la vera nuova ignoranza.

6 commenti:

Unknown ha detto...

ok parker, no moralismi ma permettimi che c'è contraddizione in termini.
dare visibilità ad un contenuto forte... è diverso dal "creare" un contenuto forte per poi ricavarne visibilità. e qua sta il nodo del commento degli eventuali opinionisti.
alla fine se dai visibilità a qualcosa che è accaduto e che non è tuo è un discorso, se lo fai apposta per diventare la celebrità del momento è diverso.
poi per carità, non sono qua a dare giudizi morali sui ragazzini violenti, alla fine chi ne sfrutta la scia di visibilità è altrettanto biasimabile, ma credo che la differenza stia a monte...


gparker ha detto...

Secondo me è il concetto di farlo per diventare celebrità che non ha senso. Si presuppone che questa cosa generi consensi ovazioni e stima, quando io credo semplicemente sia un modo come un altro per farlo vedere a 4 altre persone.
Ogni volta che succedono queste cose poi si genera tutto un casino intorno, non penso che vogliano questo genere di visibilità.

Sarebbe come dire che riprendo un video fatto al mare in cui compio una rovesciata in acqua per avere visibilità. No, lo faccio perchè poi lo faccio vedere a 4 amici e finisce là.
Il fatto che il contenuto sia poi efferato non cambia molto. Se sono una persona che fa queste cose che mi cambia riprenderle?


Unknown ha detto...

Dai, sei fai la rovesciata del secolo non la metti su You tube... no.
e anche se la metti su you tube non ti aspetti che ti vengano a visitare in molti, lo sai già che finisci nel dimenticatoio.
se invece hai l'intenzione di farti notare fai un video che si fa notare, che è eccessivo, pesante, di cattivo gusto o addirittura violento.
il punto è che, parlando di questi ragazzini ad esempio, non sei "una persona che fa queste cose"... sei un "ragazzino che fa queste cose" che (proprio a volerla fare mooolto generalizzata) lo fa per fare il bullo e mettersi in mostra.
e se prima la cassa di risonanza erano le mura scolastiche adesso lo è la rete.
mettici pure che ormai, proprio per tuttoil casino che si genera intorno, si sa perfettamente cosa produce mettere un video del genere.
quindi continuo a dire: c'è enorme differenza se FAI un video che sai che solleverà il casino.
perchè lo sai su!


gparker ha detto...

si ma quello di youtube è un casino che non ti conviene in questo caso. E' troppo. E' una prova che la vittima può usare.

Il punto è che l'avresti fatto comunque, perchè queste cose si fanno da sempre. E come da sempre si fanno le rovesciate in acqua e ora le si riprende, da sempre si mena e ora lo si riprende. Non è che il menare ha una motivazione in più per essere ripreso.

Ciò che mi fa ridere è il fatto che chi si scandalizza perchè qualcuno mostra in rete ciò che comunque avrebbe fatto, quindi la sua quotidianità, nella propria quotidianità mostra queste immagini.
L'unica differenza, ripeto è che i secondi aggiungono un commento, i primi no.


Anonimo ha detto...

Beh, a dire il vero è come se il telegiornale prendesse i propri giornalisti e li mandasse in giro a menare la gente, a ucciderla, a iniziare una guerra, solo per poter fare un servizio.

mi pare differente.

invece i ragazzi fanno proprio questo.

Cercano di fare il peggio che possono pur di essere visibili.

Mi sembra una mancata conoscenza dell'essere umano ed in particolare dell'adolescente (strano, dato che lo siamo stati tutti) o del bambino... quando non li caghi abbastanza, fanno casino, fanno sempre più casino, menano la sorellina, fanno casino in classe, fanno gli sbruffoni e gli arroganti, si comportano male perché cercano attenzione.

I giornalisti dovrebbero raccontarci quello che noi non riusciamo a vedere e che ci interessa sicuramente, non creano il fatto macabro per potercelo raccontare: sicuramente ne vanno in cerca come avvoltoi. Ma non uccidono pur di raccontare un omicidio.

Non tutti, ecco...


gparker ha detto...

Ecco io non concordo proprio con

"cercano di fare di tutto per essere visibili"

Poichè queste cose avvenivano anche prima e avvengono anche ora senza essere riprese e non per essere visibili ma per altre motivazioni di branco, stima (presunta o mancata) o autorealizzazione.


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