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5.4.08

Gli Eroi Della Domenica (1953)
di Mario Camerini

Pur se preso nei termini di una commediola di costume (in cui è maestro) ancora una volta Camerini si dimostra uno dei registi in assoluto più tecnici e moderni di tutta la nostra storia.
Gli Eroi Della Domenica è uno dei primissimi (e dei migliori) film italiani sul calcio, proprio sullo sport e il suo gioco ad alti livelli. Per l'occasione vi presero parte anche molti attori veri del Milan di Nordal e Lieldholm, dato che la storia è quella che ruota intorno a diversi personaggi prima e durante una partita di serie A tra il Milan e un'altra squadra immaginaria in crisi e pronta alla retrocessione.
Protagonista assoluto è Raf Vallone, giocatore di calcio mancato e attore per caso (fu lanciato da una parte in Riso Amaro), nella parte di un attaccante fortissimo ma in tramonto di carriera che si vende la partita salvo poi avere il classico rimorso di coscienza e trovare un riscatto incredibile. I ruoli più comici e leggeri sono invece affidati a caratteristi come Paolo Stoppa e Marisa Merlini. In parti minori poi si trovano anche Marcello Mastroianni e Franco Interlenghi.

Ma le cose migliori, oltre ad una visione d'altri tempi su un calcio completamente diverso da quello moderno (calciatori che non hanno soldi e che non vengono riconosciuti dalla folla per la poca diffusione della televisione, termini e ruoli mai sentiti e regole diverse (l'allenatore si piazza dietro la porta durante un rigore per dare suggerimenti al portiere!!)), sono le scene delle partite e il climax finale da grande melodramma (compreso l'espediente da harmony della malformazione cardiaca che salta fuori durante la partita).

Il problema, è evidente, è come sempre di non poter girare le sequenze di partita con uno stadio pieno, per risolverle Camerini da lontano utilizza immagini di repertorio di partite del Milan contro una squadra dalla maglia simile a quella usata dai protagonisti, mentre per le ravvicinate adotta un punto di vista inusuale e molto alto che, avendo la macchina da presa puntata verso il basso, esclude le gradinate. Il risultato è credibilissimo soprattutto per come si muovono tutti i giocatori.

Ma ancora di più sono fenomenali (e in questo rivaleggiano con le omologhe di Fuga Per La Vittoria) le inquadrature vicinissime dei dribbling del protagonista, un po' velocizzate com'era uso per le sequenze d'azione dell'epoca, e realizzate con lunghi carrelli che non escludono gli altri giocatori sullo sfondo (ma sempre senza prendere le gradinate).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quanti attori veri aveva in quegli anni il Milan di Nordal e Nieldholm?

Dai non sono un pignolo, sento solo il bisogno di lasciare un segno e non ho mai niente di intelligente da scrivere..


gparker ha detto...

Invece gli altri... Questo blog, nato per accogliere l'elite della discussione cinetecnologica è diventato un baretto... Basta che dai un'occhiata a com'è finita la discussione sullo score del mese...


Unknown ha detto...

attenzione... che con "invece gli altri" ti giochi anche quelli che tentavano di parlare di temi da blog (tra questi non ci sono io, chiaramente.)


Anonimo ha detto...

e che baretto!!!

Brava SVVV tu devi stare con noi, "quelli del baretto",schieriamoci non facciamo 0 a 0!!!


Unknown ha detto...

apriamo una rubrica sul punto croce frankie. è la soluzione definitiva.


potsy ha detto...

mio padre ha fatto la comparsa in questo film, nel senso che era stato invitato, come pubblico della partita, insieme ad altri 500/1000 ragazzini.....e mi ha raccontato che Camerini li faceva traslocare da un punto all'altro dello stadio per farlo sembrare sempre pieno......


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