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22.9.08

Figli - Hijos (2001)
di Marco Bechis

Impossibile non cercare di recuperare tutta la filmografia di Marco Bechis dopo la visione di La Terra Degli Uomini Rossi.
E Figli - Hijos (il titolo non è doppio per la doppia nazionalità del film ma per la dualità della trama) è assolutamente un precedente all'altezza sebbene non concluso con la durezza e la secchezza dell'ultimo veneziano.

Curiosamente La Terra Degli Uomini Rossi si chiude con un urlo fenomenale e Figli - Hijos si apre con un urlo altrettanto straziante e disumano. Entrambi i film poi si chiudono con un'ambigua morte che non è chiaro se sia tale o meno.

Ma soprattutto i due film hanno in comune un approccio assolutamente finzionale, e quindi assolutamente cinematografico, ai temi sociali sottesi dalla trama. Lungi dal voler fare un racconto cronachistico o (ancora peggio) documentaristico Bechis insegue le sue idee con un ventaglio di invenzioni incredibili e un controllo della messa in scena pazzesco.
Ogni dettaglio è studiatissimo, i comparti sonori, di fotografia e di montaggio interagiscono in perfetta armonia come dimostrato dalla perfetta sequenza del ritorno a casa sotto la pioggia visto da fuori l'abitazione (una sequenza poi imitatissima ma solo qui veramente funzionale).
Ma anche i piccoli elementi contribuiscono a creare senso tanto che Bechis è capace di radicare certe convinzioni nello spettatore anche al di là dell'evidenza di trama, anche quando viene rivelato il contrario di quello che si crede comunque si continua a credere al proprio istinto, generando uno dei colpi di scena più riusciti che mi sia mai capitato di vedere su schermo.

E' veramente un cineasta potente e arrogante che non teme di scadere nel ridicolo mostrando i due ragazzi che cercano prove della propria fratellanza scrutandosi completamente nudi e che operando così riusce a confezionare un gioiello di complessità.
Come al solito il regista parteggia indubitabilmente e dichiaratamente per i figli dei desaparecidos (anche perchè sarebbe difficile fare altrimenti) ma alla fine il film va miracolosamente oltre il punto di vista parziale (come già in La Terra Degli Uomini Rossi) descrivendo un universo veramente complesso e scatenando i dubbi delle migliori occasioni.

2 commenti:

dario ha detto...

Lo vidi al cinema a suo tempo, ho ricordi forti: il film mi aveva colpito e anche stordito, sarà che forse ero ancora abbastanza lontano dall'età della ragione. Urge revisione.


gparker ha detto...

Si decisamente. Merita davvero.


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