2017/2018

2016/2017

2015/2016

2014/2015

2013/2014

2012/2013

2011/2012

2010/2011

2009/2010

2008/2009

2007/2008

2006/2007

2005/2006

2004/2005

12.10.08

One Plus One - Sympathy For The Devil (id., 1968)
di Jean-Luc Godard

Il documentario sui Rolling Stones di Jean-Luc Godard chiaramente non è sui Rolling Stones ma usa le immagini in studio del gruppo che di giorno in giorno mette a punto Sympathy For The Devil per parlare di arte, politica e istanze sessantottine. E' un documentario (parola comunque forte) semmai a partire dai Rolling Stones.

Ce ne sono due versioni una denominata One Plus One e una Sympathy For The Devil. La prima è frutto del montaggio originale del regista e parte dal principio che Godard (One) più i Rolling Stones (One) comunque non erano sufficienti a comprendere la realtà. La seconda è la versione risultante dall'intervento del produttore. Ad ogni modo le due versioni differiscono davvero di poco.

Godard crede sostanzialmente in due cose: nella forza della parola e nella forza delle immagini, ma le due cose non si fondono mai. In questo come in altri film del regista francese parole ed immagini esistono e soprattutto agiscono separatamente.
Il risultato, ed è forse la cosa più interessante, è che oggi le parole suonano più che mai fuori luogo, ridicole e irrimediabilmente datate, mentre le immagini spesso reggono ancora e tanto. Riaffermando l'eterno principio per il quale il pensiero può invecchiare, può non reggere la prova del tempo mentre un'immagine per davvero comunica più di mille parole e per questo sarà eterna sempre, perchè ogni nuova generazione potrà associargli nuovi significati a partire da ciò che è in grado di scatenare.
One Plus One sembra quindi ribadire con forza come le immagini negozino meglio significati con chi le guarda rispetto ai discorsi (specie rispetto ai proclami) i quali sono dotati di un proprio significato forte che non si piega troppo alla negoziazione.

Ad esempio nel documentario (che poi documentario non è assolutamente) si prende a paragone il fatto che la cartellonistica pubblicitaria non sia arte, cosa smentita dall'evoluzione della comprensione delle forme artistiche e si formulano incredibili teorizzazioni sull'incipiente comunismo e la riluttanza dell'occidente ad adottarlo. In questo senso dico che la parola è superata.

Al contrario i meravigliosi lunghi piani sequenza all'interno della sala prove dei Rolling Stones sono qualcosa di ancora ineguagliato. E l'uso che Godard fa delle ragazze, come sempre eterei simboli di unione tra libertarismo, nuovo intellettualismo (che rinnega il concetto canonico di cultura e di intellettuale) e spontaneità, le fa sembrare ancora più donne oggetto, corpi nudi invece che simboli di liberazione sessuale e femminismo auspicati.

Impagabile Mick Jagger che in una delle prima prove rincuora gli altri membri dicendo: "Non è male questo pezzo".

3 commenti:

Thomas Morton ha detto...

Sì, Godard aveva talento, largamente sprecato per via del suo intelletualismo.


Anonimo ha detto...

Godard cos'è? un formaggio? ah ah ah ah ah....conosco la strada.


Anonimo ha detto...

che spettacolo...


Creative Commons License
...ma sono vivo e non ho più paura! by Gabriele Niola is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported License.