Le vacanze di almeno 2.300 italiani iscritti a Facebook sono state all'insegna delle avventure di Martina Dego e L'altra. Si tratta della serie per la rete o, meglio, per Facebook ideata da Riccardo Milanesi, chiamata per l'appunto L'altra, fruibile unicamente su Facebook e che aveva per protagonista il personaggio di Martina Dego.
La ragazza al chiudere delle scuole per le vacanze natalizie rimane stranamente chiusa dentro la biblioteca della scuola. Unico contatto con l'esterno, il computer collegato ad Internet. Nessuno la va a riprendere perché, apprende lei stessa dai commenti degli amici sulla bacheca, in realtà c'è un'altra Martina che è in giro e vive la sua vita, dunque tutti ritengono lei stia scherzando. Col passare dei giorni però si capisce che la Martina che è fuori non è proprio uno stinco di santo...
La serie è stata fruibile solo sulla fan page di Martina su Facebook perché per portare avanti il racconto non utilizzava solo i video ma tutti gli elementi del social network (foto, post, commenti, link). Anzi, proprio quella parte di discrezionalità (le possibili interazioni con gli utenti) è stata quella che più ha influenzato lo svolgersi della storia, allontanandola anche dalle volontà degli autori.
A parlarne è Riccardo Milanesi, manager di Peter Pedro la società di edizione che ha dato vita al progetto con un budget di meno di 5.000 euro ("Ma - spiega - lavorando abitualmente nel settore abbiamo potuto abbatere il budget di almeno un terzo risparmiando su cose che altre persone invece dovrebbero pagare") senza alcuna aspettativa di ritorno economico, solo per sperimentare nuove forme di racconto e vederne l'esito. E l'esito è stato buono e molto lontano da certi stilemi tipici della rete, Milanesi infatti ha fortemente voluto un tono, una recitazione e una messa in scena "pulite" che rifuggissero qualsiasi realismo o pretesa di realtà, "Non volevo una cosa stile Blair Witch Project - dice - non volevo polemiche o accuse di sfruttamento di fatti di cronaca, volevo un racconto palesemente finto e per questo ho utilizzato messa a fuoco selettiva, color correction e tutti i trucchi del caso".
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6 commenti:
ehi interessante, certo se l'avessi linkato mentre era in corso... ^^
molto interessante, si.
"nessuna pretesa di realismo"? geniale eufemismo per "scusate, gli attori sono dei cani senza ritegno".
geniale.
Gockachu: in effetti non hai tutti i torti. A mia discolpa posso solo dire che inizialmente volevo vedere bene che fosse e quando è partita, colpevoli le vacanze mi sono sempre dimenticato........
Vinz: si quella cosa è molto pesante. Ne ho parlato con lo stesso autore senza nascondere le mie perplessità al riguardo. Tuttavia quando lui parla di palese falsità fa riferimento anche a tutto un corpus di altre scelte (che inizialmente mi avevano dato fastidio ma forse ora meno) come l'uso di messa a fuoco selettiva, la color correction e via dicendo.
Segnalazione: ti avevo detto che GTA IV per PC aveva un tool apposito per il machinima?
Ecco, un tizio ci ha fatto un film di 88 minuti....
cazzo lo devo guardare...
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