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27.10.11

Where the hell is Matt?


È stato una delle prime vere YouTube-Star, il suo video del 2005 e poi ancora quello più raffinato del 2006 fino all'apoteosi sponsorizzata del 2008 (quasi 40 milioni di visualizzazioni) sono tra i più noti e universali di sempre. Lui, Matt Harding, l'uomo che balla nei luoghi più comuni ma anche più impensati del pianeta, è invece una figura enigmatica: non si sa quanto guadagni, che vita conduca e se sia riuscito a fare del viaggiare intorno al mondo un lavoro o se rimanga un hobby da YouTube-Star. In occasione della data romana del tour che sta eseguendo per girare il prossimo video (data d'uscita probabile: marzo 2012), siamo riusciti ad incontrarlo, in una Piazza del Popolo affollata da persone venute per ballare con lui. In fondo a quest'articolo trovate l'intervista integrale (in cui non balla).

I video della serie Where the hell is Matt? sono un gioiello di viralità e universalità, impossibili da smettere di guardare e terribilmente calamitanti, parlano a tutti, conditi con una musica quasi sempre molto ruffiana, mostrano tutto quello in cui si vuole credere. Come uno spot televisivo (ma con più classe), dipingono il migliore dei mondi possibili in cui tutte le persone fanno la stessa cosa in luoghi meravigliosamente diversi. Il massimo dell'ottimismo pensabile. E sembra esserne conscio anche lo stesso Matt che per questo prossimo video ha intenzione di girarsi le nazioni più ostili e meno amichevoli del mondo per dimostrare che le persone sono uguali a prescindere dal luogo in cui vivono.

2 commenti:

jeff ha detto...

Il concetto è lo stesso, il risultato è più bello (la finalità da come si legge sulla pagina vimeo però è decisamente diversa)

mi riferisco a http://vimeo.com/27246366


gparker ha detto...

l'avevo visto ma paradossalmente trovo che abbiano poco in comune. In sostanza mi sembra che MAtt faccia di tutto per porre l'accento sui luoghi, ne mette il nome, ci si sofferma. Questo invece fa di tutto per levare importanza ai luoghi e spiazzarti non facendoti capire dove stiano per darti solo l'impressione di diversità estrema.


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