È passato un anno dal primo annuncio di Inglorious Hunterz, all'epoca noto con un altro titolo (Iraes Chronicles), progetto per la rete di Luca Baggiarini, videomaker già autore del fan film Predatus. La webserie in questione ha visto la luce parecchi mesi dopo, intorno all'estate, e nonostante fossero previsti tra i 6 e gli 8 episodi in uscita a cadenza regolare ogni mese, a tutt'oggi la serie è ferma al terzo episodio.
Vale tuttavia lo stesso la pena di raccontare del progetto, perché Inglorious Hunterz è una delle webserie italiane che meglio incarnano lo spirito del mezzo.
Girata con attenzione al dettaglio tecnico (tranne che per il sonoro e la recitazione, come capita alla maggior parte delle serie online) e con uno stile estremamente coerente alla materia raccontata, la webserie di Baggiarini non si vergogna di pensare in grande ma ha la ragionevolezza di non avventurarsi al di fuori dei propri paletti.
L'ambientazione sono gli anni '40 italiani, quelli della Resistenza, lo scenario è di guerra e lo stile è splatter con chiari riferimenti grafici (specie nei titoli di testa a Quel maledetto treno blindato come a Il grande Uno Rosso e via dicendo). Siamo dalle parti del tarantinismo di Grindhouse, ovvero cinema che contamina lo zombie movie con il film di guerra e stende su tutto un velo di autoironia. Incredibile a dirsi, però, la serie funziona e non si incaglia nei molti ostacoli autoimposti.
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