Periodicamente arrivano delle webserie che tentano di trasformare in video un successo (o una caratteristica di successo) di internet, una sorta di declinazione nel formato audiovisuale di qualcosa che funziona testualmente. In un mezzo di comunicazione, il video online, in cui la pratica dell'adattamento di altre opere praticamente non esiste (se non per sparute eccezioni), quello di adattare contenuti sempre di internet appare come una versione molto coerente di tale pratica. Se infatti è vero che qualsiasi webserie, a prescindere dalla storia che racconta, alla fine parla in realtà di internet stesso, adattarne un pezzo in immagini non sembra poi così assurdo.
Non sempre tuttavia gli adattamenti sono stati di successo. Non è andata bene a INST MSGS (anche se l'idea era molto forte) ed è totalmente sospeso a tempo indefinito anche l'esperimento di Shit Girls Say (in Italia la cosa più simile, ma comunque non identica, l'ha tentata Job/sick). Ora ci provano (di nuovo) Ben Giroux e Ray Chase con la webserie di FML.
FML (acronimo di Fuck My Life) nasce diversi anni fa in forma testuale come un sito user generated che raccoglie fallimenti nella vita degli utenti, i quali li confessano e raccontano in forma breve e anonima. Quello della "confessione online" è un formato molto diffuso (Post secret è uno degli hub più noti) che non sempre prende una piega umoristica ma anzi spesso si fa forza proprio della possibilità di poter confessare l'inconfessabile su un piano estremamente drammatico. Chi lo usa ne sfrutta la componente catartica, chi lo segue ne apprezza le storie al limite dell'incredibile.
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