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10.6.05

Queste sono cose da città seria

Ho aspettato un giorno per avere conferma della notizia, non mi andava di creare inutili allarmismi, ma ora è ufficiale!
Seguendo l'esempio di altre città come Philadelphia, New York e Los Angeles, il comune di Roma ha deciso di dare il via alla sperimentazione di Wi.Fi. nelle aree pubbliche ed in special modo nei parchi di Roma. Verranno installati hot spot a Villa Ada, Villa Pamphili e Villa Torlonia, ma per ora si inizia il 28 giugno con i 15 di Villa Borghese.
Ogni hot spot coprirà una distanza di 50-100 metri e fornirà accesso gratuito ad internet per un massimo di un'ora al giorno.
Questa sperimentazione andrà avanti per un anno. Nelle parole dei promotori, non è una soluzione ma un modo di sensibilizzare i produttori ed i gestori e far vedere che Roma ha un progetto in merito.
Sono veramente felice. Questa storia del Wi.Fi. (e poi ancora di più il Wi.Max) contro il digital divide comincia finlamente a prendere forma.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non ho capito bene la notizia... si potrà navigare su internet gratis un ora al giorno andando in delle zone precise di Roma? Leggo da quello che hai scritto che si tratta soprattutto di parchi, però non capisco bene lo scopo del progetto... In America che lo usano a fare? E lì come funziona?


gparker ha detto...

E' il Wi.Fi., cioè se hai il portatile con scheda Wi.Fi. (e i nuovi ce l'hanno tutti in dotazione), quando ti rechi nelle zone con hot spot Wi.Fi. il computer rileva che c'è una connessione e si connette ad internet senza che tu debba far nulla. Per ora gli hot spot sono in aeroporti ed alberghi (oltre alle sale stampa), e sono a pagamento (chiaramente) ma si avanzano progetti di Wi.Fi. pubblici, cioè zone della città in cui sei connesso a banda larga gratis. In America già esiste ed ora noi stiamo iniziando coprendo alcune aree di alcuni parchi.


Anonimo ha detto...

si ma negli aeroporti o nelle sale stampa e anche negli alberghi il WiFi ha un senso, ma a Villa Ada dove ci si va per vegetare e non fare un tubo a che può servire...? E questo che non mi spiego... Mi sembra anche il posto sbagliato per fare una prova.. Chi mai lo può usare in quel posto....


Anonimo ha detto...

ma chi è che va a villa ada col portatile?!e che fine farebbe quel portatile a fine serata?!
mario
(www.geimsbond.splinder.com)
ma che è scegli un'identità?perchè non posso scegliere "supereroe"?


gparker ha detto...

Il punto è che negli alberghi e negli aeroporti già ci sono le aree Wi.Fi e hanno un loro senso, come dici tu. Ma quelli sono luoghi "privati" se si parla di aree pubbliche allora in tutte non ha senso lavorare con il portatile. Il punto della questione è che se vuoi coprire tutta la città, cioè rendere tutta la città un posto in cui se hai il portatile sei connesso ad internet (Dublino lo sta facevndo attivamente) da qualche parte bisogna cominciare. Questa dei parchi è una cosa molto limitata, l'area coperta ha un raggio di 50-100 metri e non ci si può connettere in più di 50, ma è una cosa fatta per dare il via.
Tutto questo è solo una cosa embrionale per rendere la città un gigantesco hot spot.


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