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21.11.05

Il Casanova di Federico Fellini (1976)
di Federico Fellini

Grande fortuna quella di poter presenziare ad una proiezione di un film di Fellini restaurato. Cosa che già mi era capitata con 8 e mezzo all'Auditorium. Questa volta però non ho potuto godere del megaschermo e dell'audio incredibile della Sala Grande dell'Auditorium, ma mi sono accontentato dell'intimità della Sala Trevi.
Si dice che Fellini abbia voluto girare il Casanova per fare i conti con se stesso. Arrivato a 60 anni subì una terribile crisi. Lui stesso disse che aveva sempre vissuto in uno stato senza età, si era sempre sentito come se avesse avuto trent'anni e ora di colpo ne aveva 60. La sua visione del Casanova è più la più pessimista possibile. Un uomo la cui visione ed il cui rapporto con le donne Fellini disprezzava molto, poichè le riduceva ad un gioco, un passatempo, un'abilità (cosa perfettamente rappresentata nella scena della gara con il cocchiere). Diceva inoltre di Casanova che era un non-nato, prigioniero del feto materno.
Il film ha un'attenzione maniacale all'irrealtà dei particolari, fellinianamente si prende cura di creare ambienti, situazioni e scene che con la realtà abbiano poco a che vedere ma che comunichino, l'esempio più evidente è il mare intempesta (che già si era visto nell'immediatamente precedente Amarcord) fatto palesemente con della tela agitata dal vento, un effetto poverissimo che però rende l'idea di una marea irreale, onirica e malevola.
Nelle ambientazioni festaiole di corte in cui si muove Casanova e nei particolari barocchi del '700 Fellini ci sguazza, puntando su un cattivo gusto incredibilmente grottesco, che descrive un mondo sentimentalmente povero dove ogni infatuazione del grande seduttore finisce con un nulla di fatto o sfocia nel ridicolo, un continuo innamorarsi senza passione (come negli episodi della ragazza che sviene di continuo o del manichino).
In alcuni tratti il film però risente dei tipici difetti del cinema di Fellini: i grandi silenzi con il sottofondo del solo rumore del mare che sonorizzano lunghe scene monotono e una certa difficoltà a far procedere il film senza tenere una trama ma giustapponendo degli episodi (difetto che secodo me hanno anche La Dolce Vita e Amarcord e che invece non si riscontra in 8 e mezzo (bella forza è un film perfetto) Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni).
Alla fine l'impressione è quella di un film irrisolto cominciato senza sapere che se ne sarebbe fatto (come molte volte capitava a Fellini) e che non è riuscito a dare una visione unitaria, chiara o anche solo forte del personaggio.





15 commenti:

Anonimo ha detto...

MO esce Il casanova di Lasse Hallstromm... Con Heath Ledger... La fantasia a certa gente non manca mai....
Sulla stessa scia, segnalo il nuovo film di Johnny D., bollato come il film + scandaloso dell ' anno... "The Libertine"... Tutte meraviglie che non vedo l' ora di vedere....


gparker ha detto...

La prima legge dello scandalo è che se qualcuno annuncia che è uno scnadalo prima ancora che esca allora non è uno scandalo.


Anonimo ha detto...

ma... io ho visto il trailer e di scandaloso c' era solo il fatto che facessero interpretare un libertino dell' 800 a Johnny D. e non gli dessero una doppia pistola e una bandana per assaltare le carrozze dei ricchi... Li si che il film diventava interessante... Certo non per te... Per te era interessante se Depp si innamorava di un cocchiere ed insieme andavano a vivere isolati in montagna, fra immentsi paesaggi freddi, e scrivevano insieme un enorme piece teatrale sul loro amore impossibile... Poi una volta morto il cocchiere ucciso da un orso bianco come metafora della purezza, Johnny Depp distrutto tornava in città per rappresentare la piece, ma la gente indignata nel vedere la sodomia simulata sul palco lo condannava a morte, e lui moriva felice perchè tornava dal suo cocchiere... Saresti uscito dal cinema gridando: "Melodramma!! Melodramma!!"...

Questa è la differenza fra un uomo e un cineblogger...


gparker ha detto...

Mi è sembrato di cogliere riferimenti a nell'ordine: Brokeback Mountain, Almodovar, Fellini e Addio Mia Concubina.
Io cmq avrei preferito i due amanti vivessero in un paesino arretrato che non li può vedere ed oltre a schernirli in maniera sempre più pesante, mettendo il loro amore di fronte alle contraddizioni di una vita non integrata e quando sembrano più distanti che mai, un attacco della folla inferocita li unisce in una scena madre che non ha paragoni, alle pendici del monte, nella quale in preda alle lacrime irrefrenabili entrambi trattengono i loro sentimenti da pochissimi rivampati per salvarsi reciprocamente ma l'apparente tradimento di entrambi li allontanerà per sempre.


Anonimo ha detto...

poveri...

Ai colto riferimenti a film che non ho visto??? Cosa sono chiaroveggente?


gparker ha detto...

vabbè però sai di che parlano come Brokeback Mountain o i più famosi de Pedro.


Anonimo ha detto...

...po esse.. Quello che hai scritto tu a me sembrava Frankenstein...


gparker ha detto...

In effetti mica male Frankenstein....


Anonimo ha detto...

Scusa, senza offesa, ma di questo film non hai capito gran ché. E/o probabilmente di Fellini non capisci gran che, dal momento che sottoponi il suo cinema, ai tempi rivoluzionario, a categorie vetuste che mal si adattano a descriverlo.
A parere mio e del Mereghetti (va bé, lo cito così, ma non è cmq l'ultimo dei pirla) il film è uno dei CAPOLAVORI ASSOLUTI di Fellini.
Grazieciao.


gparker ha detto...

Ma per me no. Ho amato molto di più altri lavori che mi sembrano decisamente più organici, mentre questo l'ho trovato smembrato e disunito.


Anonimo ha detto...

la tua recensione è disgustosa.


Anonimo ha detto...

Scusate, ma mi sembra che non abbiate capito il senso del film di Fellini.
E' vero, il film è disorganizzato, senza capo nè coda, frammentario. Ma non perchè Fellini non è capace. Voleva trasmettere il suo disappunto riguardo la vicenda di Casanova. E lo ha "tradotto" con il linguagio cinematografico, servendosi innanzitutto del montaggio, di costumi, maschere (volutamente grottesche)ambientazioni etc.
Bisogna capire innanzitutto che Fellini non voleva fare un film di intrattenimento. Ma per troppa gente oggi, questo è inconcepibile e "non più alla moda".


Giovanni Natoli ha detto...

uno dei migliori fellini di sempre; la frammentarietà è solo apparente, i vezzi son tenuti a bada


Giovanni Natoli ha detto...

uno dei migliori fellini di sempre; la frammentarietà è solo apparente, i vezzi son tenuti a bada


Anonimo ha detto...

Fellini non ha capito niente di Casanova, facendolo passare per un fatuo bulletto. C. era uno straordinario uomo del suo tempo (filosofo, scrittore, baro, seduttore), che ha lasciato uno dei migliori spaccati storici del '700. C'è il sospetto che Fellini invidiasse tutti coloro i quali avevano successo con le donne, come ha sempre amato/invidiato Mstroianni


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