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29.8.06

Magara c'avessimo li scarti de Venezia!!

Devo dire che ancora non ho ben chiaro come mai a Venezia temano tanto il festival di Roma, non lo capisco ma tant'è. Cacciari fa polemiche da tempo immemore ormai su presunti fondi sottratti al Festival di Venezia dalla Festa Del Cinema di Roma, quando si sa che quest'ultima ha solo finanziatori privati, e ora Marco Muller dichiara al telegiornale: "La Festa Del Cinema di Roma è fatta con i nostri scarti".
Indignazione massima a Roma che costringe Muller ad una rettifica formale. Ma la cosa grave è che è vero. Si stanno tutti preoccupando per una festa del cinema fatta con gli scarti delle altre, dove il presidente di giuria è Ettore Scola e la giuria è formata da 50 tra casalinghe e muratori. Una manifestazione dove si fa una retrospettiva di Sean Connery!!! Dove alla fine non verrà nemmeno Woody Allen e il colpo più grosso sarà Nicole Kidman con Fur, rendiamoci conto.
Se davvero avessimo gli scarti di Venezia staremmo messi meglio.
Uso la prima persona plurale perchè nonostante la delusione per una festa del cinema e non un festival Roma rimane la mia città e quest'evento nel bene o nel male lo vivrò intensamente (non fosse altro che per il fatto che abito dietro all'Auditorium che ne sarà il cuore).
In questo pezzo Concita De Gregorio, come da tempo fanno in molti, spiega l'acredine parlando di una questione di compravendita di film. Venezia si sa non ha grandi strutture e per questo è abbastanza inadeguata a fare da esibizione di film della nuova stagione per i distributori che decidono cosa comprare. Roma sicuramente (e questo già si sa) sarà attrezzata in maniera particolare proprio per questo (tutto il settore di via Veneto sarà adibito a zona affaristica) e quindi in base a questo e non certo ad una lotta fra star Concita sostiene che in pochi anni Roma potrebbe effettivamente rubare il posto a Venezia dove da molto tempo ormai un po' tutti dichiarano di trovarsi male.
Sinceramente credo che un festival (o una festa) acquisti importanza a seconda di quali autori decidano di presentare o portare in concorso i propri film. Un festival (o una festa) è importante se se ne parla, e se ne parla se accadono cose che interessano e le cose che interessano riguardano sempre i grandi nomi. Ora, un grande nome ha più interesse a vincere un premio datogli da una giuria presieduta da gente come Kusturica, Deneuve, Tarantino, Lynch ecc. ecc. e composta da intellettuali di varia estrazione o sarà più lieto di ricevere un premio datogli da 50 casalinghe? Chi sceglierà di non gareggiare per un Leone D'Oro per andare a battersi in una maniestazione che non ha il premio alla regia e che ne ha invece a bizeffe per gli attori?
Nella migliore delle ipotesi credo che Roma riuscirà negli anni ad ottenere la presenza di molti buoni film italiani (che si mettono paura delle competizioni serie e sanno di avere più chance con una giuria nazionalpopolare) e di avere qualche bel blockbuster di cui fregiarsi come fuoriconcorso (come dovrebbe capitare ques'anno con Scorsese).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno la "definizione" che dai di festival del cinema e delle sue "componenti essenziali". Detto questo, però, visto anche come sta cambiando il cinema e l'abitudine del grande pubblico, quello che vive benissimo anche senza aver mai visto un film di Kusturica, io spero che la "Festa" del cinema riesca nella difficile operazione di creare qualcosa di nuovo nel panorama, un po' da cariatidi, delle manifestazioni cinematografiche. Questi Festival -Venezia, il Lido, i suoi costosissimi alberghi e i topi che ci si aggirano- sono quasi esclusivamente al servizio di un certo tipo di cinematografia che non è poi così veramente d'oro quanto vorrebbero farci credere e sono quasi completamente inutili (non riescono nemmeno più ad essere controproducenti) per il cinema delle Major... che certi film farebbero sicuramente bene a non farli, ma comunque sono quelli che muovono l'industria. Insomma, oltre a tutti i buoni motivi che uno può avere per mal tollerare la permanenza al Lido, a me sembra che Venezia, come altri festival blasonati, non riesca avere la forza innovativa che può aver avuto un Sundance dei bei tempi e serva poco al cinema del grande pubblico, per il quale conta sicuramente più il giudizio di 40 casalinghe, che comunque vanno al cinema, rispetto a quello dei soliti che tanto dicono le solite cose, spesso anche senza aver visto i film!


gparker ha detto...

Spero anche io che Roma sia innovativo, sarebbe fantastico, ma sinceramente non lo credo, per il motivo di cui sopra.
50 casalinghe non mi sembrano un motore innovativo, nè tantomeno Ettore Scola...

Riguardo Venezia io invece non credo sia un festival decandente o quant'altro, mi sembra che ci sia sempre bella roba e che assieme a Cannes anche negli ultimi 15 anni sia l'unica manifestazione in grado di presentare sempre roba interessante. Solo l'anno scorso Match Point, Good Night And Good Luck, Brokeback Mountain e Lady Vendetta, più una retrospettiva su Miyazaki.
Cose del genere dubito che si vedranno mai a Roma, dove ci sono retrospettive su Sean Connery...


gparker ha detto...

Spero anche io che Roma sia innovativo, sarebbe fantastico, ma sinceramente non lo credo, per il motivo di cui sopra.
50 casalinghe non mi sembrano un motore innovativo, nè tantomeno Ettore Scola...

Riguardo Venezia io invece non credo sia un festival decandente o quant'altro, mi sembra che ci sia sempre bella roba e che assieme a Cannes anche negli ultimi 15 anni sia l'unica manifestazione in grado di presentare sempre roba interessante. Solo l'anno scorso Match Point, Good Night And Good Luck, Brokeback Mountain e Lady Vendetta, più una retrospettiva su Miyazaki.
Cose del genere dubito che si vedranno mai a Roma, dove ci sono retrospettive su Sean Connery...


Anonimo ha detto...

Sono d' accordo, anche se secondo me negli anni precedenti il festival di Venezia aveva perso qualità, l' anno scroso per la qualità dei film in concorso è stato superiore persino a Cannes...
Inoltre da un apio di anni a questa parte sviluppano iniziative parallele interessantissime, due anni fa la retrospettiva sul b-movie italiano anni 70 con Tarantino a presenziare, l' anno scorso il cinema asiatico con John Woo...
Quest' anno se la memoria non mi inganna, credo me ne avessi parlato tu gpacchero, ci dovrebbe essere una retrospettiva sul cinema spagnolo con Pedro...
A Roma ci vorranno anni e SOLDI per riuscire perlomeno ad assomigliare a Venezia...


gparker ha detto...

Il cinema nascosto spagnolo mi sembra fosse a Cannes, ma non ci giurerei.
Quest'anno a Venezia c'è il cinema nascosto russo, tutti i musical dell'era stalinista.
Devono essere imperdibili.
La qualità di questi ultimi anni a Venezia è data dal fatto che è stato nominato curatore Marco Muller, che è serio.


Anonimo ha detto...

Musical dell' era stalinista?
...io faccio Fantozzi...


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