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23.3.07

Per una volta che avevo una domanda da fare...

Ieri sono stato in Parlamento per una conferenza stampa dove l'On. Gabriella Carlucci presentava una proposta di legge per il cinema.
Si tratta di una proposta che ha come obiettivi principali: 1) svincolare la produzione dei film dal supporto statale 2)favorire la produzione dei privati 3)incentivare l'adozione di sistemi di proiezione HD e digitali per le sale
Come tutte le proposte di legge poi tocca un po' tutti gli argomenti anche se marginalmente. Sono comunque questi 3 i punti fondamentali.
Durante la discussione sono intervenuti, rappresentanti di Sky, di Medusa, dei produttori cinematografici, degli esercenti, del mondo dell'Home Video, dell'Anica e chi più che ne ha più ne metta. Tutti felicissimi di questa proposta. Compreso anche un esponente della sinistra.
Non hanno consentito ai giornalisti di fare domande (non so se sia consuetudine nelle conferenze stampa nel parlamento era la prima a cui andavo). Questa volta avrei avuto io una bella domanda da fare. Perchè investire tutti questi soldi e favorire così tanto la produzione quando quello non è il problema? In Italia si producono tantissimi film ogni anno, tantissime opere prime e opere seconde, ma pochissime vengono distribuite e quelle poche vanno in 20 sale in tutto il territorio. Praticamente sono invisibili. Perchè non si incentiva la distribuzione invece che la produzione?

13 commenti:

Anonimo ha detto...

sei il mio ipotetico giornalista d'assalto preferito....


gparker ha detto...

Le mie inchieste immaginarie sono veramente appassionanti...


Unknown ha detto...

Perché la distribuzione, in realtà è già incentivata, anche se meno rispetto alla produzione. O forse perché, come ha già scritto qualcuno, il vero "business" è produrre, non distribuire, soprattutto se ci sono gli incentivi statali. O forse perché per la politica preferisce "l'amicizia" e la gratidune di "maestri mummificati" e di un propagandisticamente molto più utile mondo pseudo-culturale che degli esercenti e dei distributori, che alla fine sono dei "commercianti".


Fabio ha detto...

Ma quello è Elio Vito?


Anonimo ha detto...

Si si si...

ma parliamone... la carlucci... già il fatto che sia onorevole mi provoca qualche fastidio a livello intestinale... ma che faccia anche proposte di legge... mah...


Comante Eginetico ha detto...

era bona almeno la carlucci?


gparker ha detto...

Gli incentivi alla distribuzione già ci sono è vero, ma ci sono già anche quelli alla produzione. Il punto è che nessuno controlla cosa venga fatto. E non è cattiva applicazione delle leggi è proprio vacanza normativa. Perchè una volta prodotto il film si lascia alla discrezione di produttori e distributori metterlo nelle sale confidando che una buona distribuzione sia meglio per tutti, ma non è così.
Inoltre i fondi sono inadeguati perchè non si può offrire il minimo garantito agli esercenti cioè una somma pari ad un certo numero di biglietti venduti che li incentivi a mettere in sala film italiani che, notoriamente e per un circolo vizioso, hanno meno spettatori.
E dato che produciamo il doppio dei film che vanno in sala e che molti di quelli che vanno in sala è come se non ci stessero dato l'esiguo numero mi sembra inutil incentivare la produzione.

Si, quello è Elio -simpatia- Vito.


gparker ha detto...

Secondo me manco era bona, quanto alla proposta che viene da lei, mi sembra peggio che tutti l'abbiano salutata con favore, opposta fazione compresa.


Anonimo ha detto...

cioè oggi chi ha in mano le redini del cinema italiano sono Gabriella Carlucci ed Elio Vito????!!!!!!

MIO DIO.
E comunque secondo me il discorso che fai è incompleto. E vero che vengono ogni anno distribuite tantissime opere prime, ma è anche vero che aiutando la produzione si aiuterebbe la produzione di film più eterogenei. Oggi i produttori non promuovono praticamente più film un tantino originali o innovativi... Più che produzione o distribuzione, bisogna promuovere la creatività per risollevare il cinema italiano secondo me.


gparker ha detto...

Ma nei film che non vediamo, quelli che vengono mal distribuiti la creatività c'è. Neanche io riesco a vederne molti ma quei pochi che ho visto (probabilmente i migliori perchè l'eco della loro bellezza era arrivato fino a me spingendomi a reperirli) erano veramente belli, sicuramente i migliori film italiani degli ultimi anni.
La creatività magari manca ai livelli commerciali, ma quello è più normale in un sistema industriale. Sono convinto che se si spingesse la distribuzione del cinema ora invisibile salterebbero fuori talenti e novità incredibili.
Un film come La Spettatrice è un capolavoro di originalità, praticamente non ha trama. Un film come Pater Familias è una bomba.


Mariolone ha detto...

l'importante è esserci...vedrai che col tempo ti daranno anche il permesso di portare il caffè...poi di parlare....cmq la non vedo perchè vi stupiate che la carluggi presenti un disegno di legge....è pagata apposta


gparker ha detto...

Non mi sono stupito della Carlucci, mi sono stupito degli altri che hanno dato il loro appoggio.


Anonimo ha detto...

io mi stupisco di tutti.


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