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18.12.07

Videogiochi 1 - Cinema 0

Questo post lo potevo chiamare anche "Musica 1 - Cinema 1", perchè il punto è che anche l'industria del cinema comincia a registrare un trend di perdite.
Per la prima volta dalla sua introduzione il DVD ha registrato un calo di vendite su base annua. Calo da poco, il 2%, ma significativo di una tendenza che sapevamo sarebbe arrivata e che è molto preoccupante per le case di produzione, per le quali l'Home Video è la fonte principale di reddito. Ad accellerare il processo di sconfitta del DVD non è stata tanto la pirateria (che comunque c'è ed è importante) quanto i videogiochi.
Perchè l'Home Video rientra nella più grande categoria di Home Entertainment, nella quale è in gara anche con i videogiochi, i quali negli ultimi due anni hanno visto un grosso aumento di vendite, specialmente grazie a Nintendo Wii che ha ampliato la base di giocatori andando ad occupare per loro il tempo che prima dedicavano ad altri intrattenimenti casalinghi tra cui appunto l'Home Video.

E ora che anche il cinema comincia ad andare verso la situazione in cui si trova anche la musica si può parlare di crisi del settore "contenuti multimediali". O meglio crisi di quei contenuti che hanno perso il supporto materiale.
Sia esso CD o DVD il supporto materiale perde di importanza, a fronte di un aumento della centralità del supporto immateriale, il file. Questo sta generando un moltiplicarsi dei device di riproduzione (dai lettori mp3, ai cellulari, alle AppleTV) e una perdita di valore (economico) di questi contenuti.
I file non possono costare come i DVD lo stiamo vedendo, anche perchè c'è l'abitudine ad averli gratis. Non possono costare come DVD e devono arrivarmi in maniera più semplice, diretta e pratica dei file pirata, se no mi rivolgo a quel circuito.

Se però fino ad oggi il cinema si barcamenava, da oggi sono "ufficialmente in crisi" anche i grandi studi. Pieni di nuovi concorrenti, incapaci di vendere le proprie novità (DVD di nuova generazione) e incapaci come i colleghi della musica di sfruttare i nuovi mezzi adeguatamente (internet).
Intanto il cinema se ne sta lì, noncurante, i film come diceva Truffaut (ma qui proprio si stravolge il senso originale della frase giusto per poterlo citare) "corrono senza intoppi, non si fermano mai. Sono come treni nella notte!".
I film non si fermeranno mai, magari caleranno i budget, cosa che in sè non è nè bene nè male e riguadagnerà probabilmente un po' di centralità la sala, specialmente con espedienti come il 3D (che presto arriverà anche da noi), ma siamo molto lontani dalla crisi del film come forma d'arte, c'è solo la crisi del cinema come sistema di produzione, cioè i grandi studi.

Io ne sono moderatamente contento.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse siamo davvero di fronte all'inizio di un processo di rivoluzionaria trasformazione della fruibilità (anche in senso legale); che stia finendo del tutto l'epoca della solidità del film (vhs, dvd... ecc.) come della musica? Da parte mia devo dire che preferisco ancora "possedere" proprio gli oggetti cinefili (dvd e via dicendo) e mOsicali (cd), un po' per il discorso che Truffaut faceva dei libri: amarli anche nella loro fisicità.


gparker ha detto...

E' chiaro che l'intrattenimento sta perdendo sempre di più un referente fisico. Tuttavia non credo che il supporto materiale morirà. Raramente accadono cose simili, anche perchè come ricordi tu ha ancora molti valori a sè attribuibili.
Mi sembra più probabile che il supporto fisico perda la sua centralità e non diventi il prodotto principale bensì un versione del prodotto dalle vendite ridotte.

Se oggi devo immaginarmi il futuro per le linee guida che intravedo mi sembra probabile che il file diventi il prodotto principale sempre più, il formato dominante, ubiquo e trasferibile di device in device. Mentre il DVD o il CD diventano il supporto Premium con la qualità migliore e un costo maggiore ma anche con mille extra.

Mi sembra insomma che ci sia una forte domanda minimale, di avere il contenuto e basta, senza fronzoli e pagarli quasi niente. Anzi niente.


genna ha detto...

I supporti fisici sono destinati a morte certissima.
Il futuro sono i contenuti on demand e sempre,fruibili in ogni momento "on line" (intendo senza doversi curare di "scaricarli" prima di vederli) e con una moltitudine di device grazie all'espansione delle reti (e all'aumento delle velocità di download) e all'interconnessione dei media.
I valori legati alla fisicità del supporto possono ancora essere nel cuore dei venticinquenni di oggi ma non lo saranno in quelli di domani.

genna


gparker ha detto...

Non credo. Penso che un certo valore della fisicità sia destinato a permanere.
Credo che anche chi è nato nell'era dell'immateriale poi abbia bisogno della presenza fisica delle cose a cui più tiene.
Ci sono dei DVD o dei CD che quando mi sveglio la mattina voglio sapere di avere in libreria, voglio dargli uno sguardo quando ci passo accanto e voglio sapere di avere nella versione migliore, la più completa ecc. ecc.
Ecco questo non credo sia un mio retaggio dell'era del materiale, ma un'esigenza abbastanza universale.


Mariolone ha detto...

a me il treno nella notte evoca immani partite a street fighter...chissà perchè


Anonimo ha detto...

è il tuo lato poetico mariolone...


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