Un film fiume sullo zar che unificò il grande paese che mette in evidenza la legittimazione popolare di cui godette Ivan e che lo identifica come l'uomo che dà vita alle istanze popolari contro il governo oligarchico e corrotto.
Si tratta del film che più di tutti rivela la transizione che Eisentesin stava operando dal cinema muto a quello sonoro (nonostante quest'ultimo esistesse ormai da anni) e soprattutto i tentativi di espandere il proprio stile contaminandolo con le influenze straniere.
Su tutto troneggia l'ammirazione sconfinata che il cineasta aveva per Disney. E il modo in cui integra il cinema animato americano nel suo (infinitamente più austero per usare un eufemismo) ha del geniale.
Ma non c'è solo quello, Ivan è più titanico di Orson Welles ed è colmo di primi piani espressivi meglio di La Passione di Giovanna D'Arco di Dreyer, è un film che rinnega il rigore e sposa lo stile libero in pieno, mostrando in molti punti una sperimentazione visiva indirizzata al barocco che supera anche quella di Von Sternberg.
Ancora più in là Eisenstein unisce tutto questo con primissimi piani arditi che incoporano giochi di ombre sui volti ed elementi di sfarzo in un continuo uso della profondità di campo che invece che creare confusione e saturare la vista la incanala, anche attraverso le geometrie della scenografia e e i complessissimi giochi di luce, verso gli elementi a cui il regista tiene di più operando in questo modo nella maniera più puramente cinematografica possibile.
Di scene memorabili il film è zeppo fin dalla primissima ovvero l'incoronazione del giovane Ivan durante la quale pronuncia un discorso che è una dichiarazione di guerra a tutte le parti più influenti dello stato, dal clero agli aristocratici. Ma anche la parte in cui lo zar sta male e sembra in punto di morte è assolutamente sensazionale al pari dell'idea visiva finale (foto a destra) che mostra la processione del popolo russo che chiede il ritorno dello zar affiancata al volto dello zar stesso che li guarda benevolo. Un'immagine che vale milione di parole.
6 commenti:
lo devo ammettere mi tenta sto film...
era veramente terribile...
Nostalgia: c'ho fatto la tesina all'esame di storia del cinema.
E' un buon candidato per il più grande film di tutti i tempi. Al confronto la Corazzata Potemkin è davvero una boiata pazzesca.
Per curiosità: hai visto la copia con la scena a colori?
Si la parte a colori sta nella seconda parte che posto oggi.
Quando è arrivata giuro che mi è preso un colpo cazzo!
Comunque non ci sto, la Corazzata (e ancora di più Sciopero!) sono completamente diversi e fanno un lavoro sul montaggio (quello alternato tra canna e volto del mitragliatore... mio Dio!) che le rende assolutamente a livello.
Non resisto, devo assolutamente postare QUELLA foto. Ecco chi ha fregato chi:
http://www.bnnonline.it/images/disney2.jpg
Ci volevo fare tutto un post apposito
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