Kekkoz ha compilato l'agognata classifica 2008 della cinebloggers connection facendo una media non ponderata dei voti ricevuti dai film che sono stati valutati da almeno 8 membri.
La cosa è come ogni anno molto interessante poichè nonostante le diversità di approccio che esistono all'interno della connection (nessun film ha mai il 100% delle valutazioni positive o negative) è innegabile che ci siano delle polarizzazioni e degli autori prediletti.
Alcune più "facili", come il primo posto di Ratatouille, e altre invece meno ma che tendono a ricorrere, come l'incredibile decimo posto di Sunshine (incredibile che si sia posizionato davanti ad INLAND EMPIRE!), che mi riempe di gioia nonostante io abbia contribuito ad abbassare la media, o anche il secondo di Io Non Sono Qui (vera rivelazione dell'anno molto apprezzato anche in giro ma poi sempre messo dietro a lavori più acquietanti e abituali) che dimostrano appunto che esistono nella connection delle tendenze specifiche e più raffinate diverse da quelle mainstream.
Insomma sono contento di vedere almeno una volta l'anno di potermi illudere che ci sia una sorta di visione comune delle cose che un po' omologa i giudizi e la visione di cinema nella connection differenziandoli contemporaneamente da molte delle cose che si leggono fuori.
Io mi lamento spesso (senza dare colpe a nessuno sia ben chiaro, anche perchè sarei il primo da incolpare) del fatto che la cinebloggers connection poi per un motivo o per l'altro non riesca a fare gruppo davvero, non riesca a far emergere da tutti quei post e e quelle discussioni nei commenti una propria visione di cinema globale, una propria idea organizzata di cosa dovrebbe essere il cinema che poi si rispecchi solo nei voti e non debba solo essere desunta da essi.
Mi dispiace in sostanza che non ci sia, a fronte di tanta attività e tanta volenterosa passione, un tentativo di fare una sintesi di quello che si pensa e dei punti in comune, di creare una vera comunità che sia tale per una (necessariamente generica) identità di vedute.
Alle volte penso che la cosa è causata dal fatto che non ci si frequenta di persona, credo che se invece che incontrarsi nei commenti ci si incontrasse nei corridoi di una medesima struttura (è una metafora orrenda quella del palazzo/internet, uffici/blog lo so) e si discutesse viso a viso di continuo come si fa nei commenti, forse si creerebbe un pensiero più omogeneo. Almeno a me capita così, spesso mi costringono a riflettere di più a posteriori le discussioni che faccio viso a viso con persone che stimo poco che uno scambio di battute con blogger che stimo molto.
La cosa è come ogni anno molto interessante poichè nonostante le diversità di approccio che esistono all'interno della connection (nessun film ha mai il 100% delle valutazioni positive o negative) è innegabile che ci siano delle polarizzazioni e degli autori prediletti.
Alcune più "facili", come il primo posto di Ratatouille, e altre invece meno ma che tendono a ricorrere, come l'incredibile decimo posto di Sunshine (incredibile che si sia posizionato davanti ad INLAND EMPIRE!), che mi riempe di gioia nonostante io abbia contribuito ad abbassare la media, o anche il secondo di Io Non Sono Qui (vera rivelazione dell'anno molto apprezzato anche in giro ma poi sempre messo dietro a lavori più acquietanti e abituali) che dimostrano appunto che esistono nella connection delle tendenze specifiche e più raffinate diverse da quelle mainstream.
Insomma sono contento di vedere almeno una volta l'anno di potermi illudere che ci sia una sorta di visione comune delle cose che un po' omologa i giudizi e la visione di cinema nella connection differenziandoli contemporaneamente da molte delle cose che si leggono fuori.
Io mi lamento spesso (senza dare colpe a nessuno sia ben chiaro, anche perchè sarei il primo da incolpare) del fatto che la cinebloggers connection poi per un motivo o per l'altro non riesca a fare gruppo davvero, non riesca a far emergere da tutti quei post e e quelle discussioni nei commenti una propria visione di cinema globale, una propria idea organizzata di cosa dovrebbe essere il cinema che poi si rispecchi solo nei voti e non debba solo essere desunta da essi.
Mi dispiace in sostanza che non ci sia, a fronte di tanta attività e tanta volenterosa passione, un tentativo di fare una sintesi di quello che si pensa e dei punti in comune, di creare una vera comunità che sia tale per una (necessariamente generica) identità di vedute.
Alle volte penso che la cosa è causata dal fatto che non ci si frequenta di persona, credo che se invece che incontrarsi nei commenti ci si incontrasse nei corridoi di una medesima struttura (è una metafora orrenda quella del palazzo/internet, uffici/blog lo so) e si discutesse viso a viso di continuo come si fa nei commenti, forse si creerebbe un pensiero più omogeneo. Almeno a me capita così, spesso mi costringono a riflettere di più a posteriori le discussioni che faccio viso a viso con persone che stimo poco che uno scambio di battute con blogger che stimo molto.
26 commenti:
Quoto l'ultima parte, maledette macchine... ma vedrai che ce la faremo a distruggerle!
Io comunque la cinebloggers connection la guardo sempre.
ecco che le mie parole si rivolgono contro di me.
Non volevo accusare le macchine, lungi da me un attacco passatismo o una sfiducia nella modernità.
Solo che credo che per certe cose non sia il blog la forma di comunicazione migliore e nemmeno quella più sfuggevole dell'instant messaging.
Ma solo per certe cose sia chiaro!
Se ci parli di persona li vorresti uccidere tutti dai retta.
Quanto si è piazzato Grindhouse?
Anni fa proposi di metterci tutti sotto uno stesso sito e lasciare splinder. Fare piu' gruppo
In modo da essere meravigliosoamente autonomi e meglio organizzati.
Non se ne fece nulla.
Adesso il sito ha una sua utilit° ma potremmo proporlo fuori come un aggregatore?
Abbiamo perso una occasione.
Continueremo pigramente a votare e basta.
U
Non so come si è piazzato Grindhouse...
Dici davvero che in un dominio a parte sarebbe cambiato qualcosa?
Secondo me è proprio che non c'è il tipo di interazione che permette l'emergere e il formarsi di una visione comune di cinema.
L'iterazione la crei con una struttura che obbliga ad interagire e non con un muro in cui ognuno mette i propri pallini.
L'inizio della connection (parlo del 2004) era piu' piccola e piu' gestibile.
Ora sarebbe il caso di pensare ad una struttura..
del tipo?
@gparker
Naturalmente esageravo per scherzare. E' verissimo che la comunicazione scritta per certe cose è perniciosa.
Me ne accorgo quando leggo i lunghi scambi di commenti o di post... è ciharo che non si riesce ad instaurare un dialogo serrato.
del tipo che se vuole ci si ragiona su tutti.
Una struttura che, ad esempio, provvede ad indicizzare le schede con i voti, meglio di quanto siano ora.
Fringe
Si probabilmente un sistema di indicizzazione migliore non sarebbe male, ma ancora si pone il problema di chi dovrebbe mettere a punto un simile sistema e mantenerlo.
Ma soprattutto come questo migliorerebbe lo zeitgeist della connection?
Esiste un plugin di Wordpress che si chiama WP Movie Ratings.
Si integra con l'IMDB per fare il fetch delle informazioni sul film (non c'è nemmeno bisogno di scrivere il titolo a mano) e genera output per varie esigenze: singoli post, elenco delle review recenti, archivi.
Il supporto a utenti multipli, come serve a voi, ancora però non c'è... è nella TODO list.
Forse però esiste per qualche altro plugin meno specifico.
(questo fatto bene diventa davvero bello, il tizio dice pure che si propone di aggiungere una funzione di importazione locandine da amazon, insieme a tutte le altre info da IMDB che vanno oltre il titolo del film)
credo che il punto sia che a nessuno va di implementare e migliorare il sistema della connection.
Me compreso.
Quello che si dice sempre è che essendo qualcosa fatto senza ritorno economico non ci si impegna più di tanto. Ed è vero.
Ma quello che credo è che non dobbiamo diventare un sito di cinema bello e facile da utilizzare o comodo per gli utenti esterni, non dobbiamo trasformarci in testata.
Penso più semplicemente che mi sembra che le discussioni che facciamo nei commenti non raggiungano nessuno scopo, che non portino ad un cambiamento come molte di quelle che si fanno viso a viso ma che siano un'estensione dei post dove ognuno dà le proprie opinioni e basta.
Lo ripeto ancora una volta a scanso di equivoci, io non mi tiro fuori da tutto ciò anzi penso di esserci dentro fino al collo.
E allora lo lasciamo cosi'.
Non e' che voglio venderlo, voglio solo che sia prensentabile.
I commenti sono concepiti solo per mettere i voti. Altrmenti si fa confusione..
Fringe
Si lo so i commenti servono a questo io facevo riferimento alle molte discussioni sui singoli blog.
Più tempo passa e più sarà un casino fare la migrazione dei dati.
(Da informatico mi piace gettare sul tavolo ste robe apocalittiche...)
No, a parte gli scherzi... voglio dire che anche se non volete cambiare niente vi conviene cominciare a dare a tutti i dati una struttura, per essere più liberi in futuro.
Anche un database locale sul pc di qualcuno, o su blist.
Quello è vero, ma ci vorrebbe qualcuno che sistemasse le cose già fatte e predisponesse un sistema nuovo per archiviare i dati.
A meno di non inventarsi cose turche i vecchi dati vanno inseriti a mano. Però voi siete tanti, potete dividervi il lavoro. E più si rimanda più il lavoro cresce.
Per il sistema di archiviazione l'importante è che sia flessibile e contenga tutte le informazioni... in maniera tale da potere essere maneggiato nel caso voleste migrare in futuro, nel caso splinder esploda, etc. Basta un db relazionale con tre tabelle, davvero una cosa minimale.
In quel sito ci sono cinque anni di blogosfera cinefila...
Bisognerebbe fare qualcosa
Fringe
zeitg....che? parlare in italiano o al limite in inglese migliorerebbe sicuramente la comunicazione....
Lo zeitgeist è lo spirito del tempo. Si tratta di una parola tedesca ma dato l'ampio utilizzo fatto in filosofia si usa un po' in tutte le lingue e in particolare in rete da quando Google ogni anno pubblica "Google zeitgeist" l'elenco delle parole più cercato sul suo motore di ricerca.
Ho testato un plugin per wordpress diverso da quello di cui parlavo prima. Si tratta di un plugin più generico per le reviews, questo.
Con un codice del genere...
Recensore 1 [rating:3.5/5]
Recensore 2 [rating:3/5]
Recensore 3 [rating:5/5]
Recensore 4 [rating:4.5/5]
Recensore 5 [rating:1/5]
----------------------------
[rating:overall]
...produce questo output, con la media calcolata automaticamente.
Che strutture dati crei non lo so, ma a giudicare dall'output che può generare (classifiche, tabelle ordinate) dovrebbe essere tutto ben fatto.
Unica forzatura: non tiene traccia dei recensori... infatti la funzione di media è pensata per avere un rating totale su varie voci di giudizio e non su opinioni multiple. Quindi questo tipo di dato sparisce nel post. In compenso si integra con le categorie e i tag di worpdress e in questo modo è facile fare delle query che restringono ad esempio ad un genere, nel caso dei film.
In effetti è indubbiamente comodo, ma come ho detto non credo che ci sia bisogno di raffinare il sistema di votazione per essere come i siti di cinema. non penso sia quello l'obiettivo, il calcolo della media è utile solo per lo zeitgeist finale.
Più che altro la frase di fringe mi ha colpito. Non ha torto. Pure che non si facesse più nulla da domani, il fenomeno è già troppo grosso (sia a livello cinefilo che tecnologico) per essere lasciato al caso. E sulla preservazione dell'archivio che occorre lavorare.
grazie per avermi ricordato che non si finisce mai di imparare...a cui aggiungo la massima "L'amore è come la tosse...non puoi nasconderlo" che so essere a te molto gradita
gli esami non finiscono mai
molto vero nel mio caso ne ho uno martedì....da non crederci mi hanno bocciato in statistica anche nel''università per minorati mentali che frequento
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