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27.7.08

Cellulite e Celluloide - Il podcast

Il consueto podcast settimanale della trasmissione in onda su RadioRock (106.600 FM) ogni sabato alle 17, che vede ai microfoni oltre a Prince Faster anche il sottoscritto sotto lo pseudonimo di Gabriele Vasquez.

Nell'ultima puntata prima della pausa estiva si cavalca senza ritegno il successo del film parlando in toni entusiasti di Il Cavaliere Oscuro, da lì si propone un sondaggio sui migliori cattivi del cinema.
Si passa poi alla clamorosa uscita (??) al cinema di Invincible di Werner Herzog e si demolisce Dante 01. Senza indulgenza per la tenera età si dà addosso anche a Big City mentre con l'altra mano si prova indulgenza per Grace Is Gone che un po' di perchè ce l'ha.
Parole non eccessivamente violente anche per Le Cronache di Narnia: Il Principe di Caspian, un po' di insulti a Le Morti Di Ian Stone e in chiusura tanta facile e scontata goliardia per Denti.

LA PUNTATA DEL 24/07/08

Per i file occorre ringraziare il prode Luca che pur non avendo nulla a che vedere con l'amministrazione della radio ha deciso in proprio di registrare, tagliare e mettere online i file.
Or dunque adesso anche se non siete di Roma o dintorni potete godere anche voi di queste perle radiofoniche e sottoscrivere i podcast come più vi aggrada. O consultare l'archivione.

8 commenti:

Fabio ha detto...

OT

Post Impact, trasmesso stasera da canale 5 entra nella mia top dei film più brutti mai visti...


gparker ha detto...

A leggere la sinossi già mi sono venuti i brividi.


Fabio ha detto...

Sembra la parodia dei film catastrofici. Nel prologo, appena i militari si accorgono che è successo qualcosa, ossia che la cometa ha deviato dalla sua traiettoria, corrono al centro di calcolo e chiedono al tizio che sta al computer: "quanto tempo abbiamo?", come a dire "fammi vedere la finestrella con il conto alla rovescia minaccioso". E quella immancabilmente appare sul software, che a questo punto immagino essere standard.

Dopo i titoli di testa comincia la storia vera e propria, che nei film di questo genere prevede che si assista alla formazione di una squadra di personaggi eterogenei, un po' come in Armageddon, o in Core. Qui no, ci pensa a tutto il presidente (donna) degli USA: "non abbiamo degli esperti?".
Mancava che aggiungesse "Ce li hanno tutti gli esperti in sti film!".

La povertà della scenografia e degli effetti poi è sconcertante. Praticamente qualunque evento succeda al di fuori dei due carri armati che partono in spedizione è narrato in un unico modo: telecamera tremolante dentro il carro e attori che simulano gli urti sbattendosi da soli la testa sui loro pannelli di comando.
Tutte le inquadrature esterne dei mezzi sono fatte in orribile 3D, e nemmeno il fatto che l'ambiente sia unicamente composto di ghiaccio e neve riesce a mascherare la cosa.

Poi ci sono delle sparatorie, e tutte sono risolte nel momento decisivo sempre dallo stesso personaggio: il cane del protagonista.
Per concludere la collezione di luoghi comuni c'è pure una bambina che, dalla morte dei suoi genitori in un incidente, non parla più e un componente della squadra che tradisce. Dean Caine e la protagonista dimostrano poi una notevole resistenza alle pallottole che non gli impediscono di continuare nelle loro normali attività.

Una chicca: tra la comparsa dell'antagonista femminile con ammiccamento al pubblico e la scena immediatamente successiva in cui mostra le tette passano circa 30 secondi...


gparker ha detto...

Risolte dal cane???
Mio Dio...
Ma che era, un film per la tv americana di quelli che mediaset dà l'estate?


Fabio ha detto...

Sì, dal ciclo "Alta tensione".
Ma sono pronto a scommettere che gli altri non possono essere peggio...


Anonimo ha detto...

Ma noi abbiamo un vero esperto di questi film in questo blog.
Avanti lo sappiamo che hai letto i commenti e non vedi l'ora di scrivere qualcosa...


Fabio ha detto...

In attesa dell'esperto, ecco gli effetti di Post Impact sull'uomo.


gparker ha detto...

che verve... quasi peggio dei video che facevo io...


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