Clamorosissimo esempio di ribellismo sessantottino che fu anche premiato proprio nel 1969 a Cannes (l'edizione del 1968 della mostra francese non si tenne per motivi politici), Se.... come molto del cinema del suo tempo e del suo stampo non regge la prova del tempo.
La storia di un gruppo di studenti in un collegio inglese dove all'educazione di stampo militaresca è affiancata un'omosessualità segretamente accennata, dove stupidi precetti sono accompagnati a terribili punizioni da regolarsi tra studenti (a loro volta suddivisi in categoria di diverso potere) sembra oggi all'acqua di rose. Superata dall'attualità ma anche dalla sua rappresentazione al cinema (mi viene da pensare anche solo a Magdalene) e permeata di un idealismo così forte che, benchè all'epoca potesse essere considerato il pregio più grande, è oggi in realtà una zavorra che non consente al film di elevarsi oltre le sue contingenze storiche.
Anche la libertà stilistica sbandierata a più non posso fa ridere se si pensa a che evoluzione e che influenza hanno avuto gli stessi ideali di "stile cinematografico libero" che 8 anni prima venivano messi in pratica in Francia.
Se.... è girato in bianco e nero e a colori, a tratti rigoroso a tratti molto libero, evocativo con certe immagini (molto bella quella della foto a destra) e concettuale per i molti discorsi che vi sono presenti, ma non riesce a farsi espressione davvero di un cinema diverso.
Ad oggi la cosa che colpisce più di tutte è quel finale moralmente dubbio, ma rimane da chiedersi quanto di quello stupore sia positivo...
Ancora un anno e Malcolm McDowell sarebbe diventato inutilizzabile per ruoli violenti.
La storia di un gruppo di studenti in un collegio inglese dove all'educazione di stampo militaresca è affiancata un'omosessualità segretamente accennata, dove stupidi precetti sono accompagnati a terribili punizioni da regolarsi tra studenti (a loro volta suddivisi in categoria di diverso potere) sembra oggi all'acqua di rose. Superata dall'attualità ma anche dalla sua rappresentazione al cinema (mi viene da pensare anche solo a Magdalene) e permeata di un idealismo così forte che, benchè all'epoca potesse essere considerato il pregio più grande, è oggi in realtà una zavorra che non consente al film di elevarsi oltre le sue contingenze storiche.
Anche la libertà stilistica sbandierata a più non posso fa ridere se si pensa a che evoluzione e che influenza hanno avuto gli stessi ideali di "stile cinematografico libero" che 8 anni prima venivano messi in pratica in Francia.
Se.... è girato in bianco e nero e a colori, a tratti rigoroso a tratti molto libero, evocativo con certe immagini (molto bella quella della foto a destra) e concettuale per i molti discorsi che vi sono presenti, ma non riesce a farsi espressione davvero di un cinema diverso.
Ad oggi la cosa che colpisce più di tutte è quel finale moralmente dubbio, ma rimane da chiedersi quanto di quello stupore sia positivo...
Ancora un anno e Malcolm McDowell sarebbe diventato inutilizzabile per ruoli violenti.
9 commenti:
sono d'accordo con la tua analisi...decisamente un film che non ha retto la prova del tempo, direi però che anche molti Godard e Bergman hanno fatto questa fine...importante però questo "If..." perché Kubrick vedendolo decise di chiamare Malcolm McDowell come indimenticabile protagonista di "Arancia Meccanica".
Del grande Lindsay Anderson consiglio "This sporting life" (Io sono un campione) del 1963 con Richard Harris e il capolavoro sconosciuto "In celebration" del 1975...
ok me li segno
perche sarebbe stato inutilizzabile per ruoli violenti di li ad un anno? sempre per arancia? mi sembrava fosse degli anni settanta. ma a proposito di McDowell posso chiederti che ne pensi, se l'hai visto, di Caccia Sadica? penso di non averlo capito proprio fino in fondo.
no, scusa, lindsay anderson è uno dei più grandi registi inglesi (d'accordo con zonekiller nel definirlo grande) e tu gli dedichi questo straccio di scheda approssimativa, personalistica, giovanilistica e si, direi espressione di un "ribellismo blogghettaro"; il problema è che gente come te affolla le università, frequenta anche qualche dottorato, se ci va male, scrive pure testi. La vera rivoluzione sarebbe costringervi ad una bella cura ludovico, ma di quelle violente.
ps: larry ti prego, non gli chiedere cosa pensa di caccia sadica, non lo chiedere, per carità, per pietà. potrebbe anche sentir l'esigenza di scriverne!!!!
Non è una scheda dedicata a Lindsay Anderson ma semmai a If... e decisamente non mi sento esponente di un certo ribellismo blogghettario, non prendo posizioni perchè siano semplicemente contro il comune sentire.
A me If... proprio non è piaciuto, anzi come ho scritto l'ho trovato superatissimo nel suo linguaggio e nei suoi intenti.
Ad ogni modo è sempre piacevole vedere in azione il rispetto delle opionioni altrui e la volontà di intavolare discussioni costruttive.
comunque caccia sadica non l'ho visto ma volentieri me lo cerco.
Ah, e poi chiaramente ci scrivo.
beh ti ringrazio se lo guardi solo perche' te l'ho chiesto, ma non sono sicuro che ne valga la pena.
Guarda io cerco di vedere tutto ciò che può essere interessante e specialmente se qualcuno me lo raccomanda.
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