Nonostante il mio entusiasmo per le serie in rete era da tempo che non trovavo qualcosa di così appassionante. Decisamente più appassionante di molti prodotti (anche seri e belli) per la televisione e di tanto cinema medio.
Il format è di una semplicità disarmante: una serata di speed dating, 10 uomini e 10 donne per 10 tavoli. Essendo speed date ogni incontro (e quindi ogni episodio) dura intorno ai 6-7 minuti. E quello che questa serie riesce a suggerire, raccontare e mostrare della vita contemporanea nella metropoli in quei 6-7 minuti è semplicemente straordinario. Si tratta di un prodotto dotato di diversi livelli di lettura, capace di appassionare per i sentimenti brutalmente messi in piazza ma anche di affascinare con incredibili echi di Kieslowski.
Ogni episodio di Speedie Date stimola immersione e immedesimazione forzando nella memoria di ognuno ricordi di eventi simili.
Embeddo qui l'episodio che ho preferito ma ce ne sono di più pesanti come di più leggeri.
La forza del format è di essere improponibile su altri media e quindi possibile solo in rete. Un'idea che, al di là dello specifico strutturale (tematica, durata, distribuzione, fruizione...), come tutte le migliori cose prodotte per internet parla con una sincerità disarmante al proprio pubblico, dimostrando ancora una volta come in rete oggi chi produce e chi fruisce sono le stesse persone.
Speedie Date viene da Strike.tv (contemporaneamente vetrina e studio di produzione indipendente per video in rete nato dallo sciopero degli autori hollywoodiani del 2007/2008) è quindi fatto da persone che hanno lavorato o lavorano nel mondo della televisione o del cinema americani ma hanno voglia di fare altre cose, di trovare il loro equivalente di un blog. Una derivazione del loro lavoro più libera.
Nello specifico è una ragazza e un ragazzo il duo creativo, lei produce e dirige, lui scrive. Lei laureata nel 2001 alla scuola di cinema, lui un po' più grande con un passato nel teatro, esperienza dalla quale è riuscito a reclutare gli attori che, si vede, non sono certo amatori.
Ma non fatevi ingannare non è un prodotto professionale nel senso più inquadrato del termine. I valori produttivi sono alti ma non il budget. E' semplicemente fatto bene. E come tutte le cose fatte bene funziona.
Il format è di una semplicità disarmante: una serata di speed dating, 10 uomini e 10 donne per 10 tavoli. Essendo speed date ogni incontro (e quindi ogni episodio) dura intorno ai 6-7 minuti. E quello che questa serie riesce a suggerire, raccontare e mostrare della vita contemporanea nella metropoli in quei 6-7 minuti è semplicemente straordinario. Si tratta di un prodotto dotato di diversi livelli di lettura, capace di appassionare per i sentimenti brutalmente messi in piazza ma anche di affascinare con incredibili echi di Kieslowski.
Ogni episodio di Speedie Date stimola immersione e immedesimazione forzando nella memoria di ognuno ricordi di eventi simili.
Embeddo qui l'episodio che ho preferito ma ce ne sono di più pesanti come di più leggeri.
La forza del format è di essere improponibile su altri media e quindi possibile solo in rete. Un'idea che, al di là dello specifico strutturale (tematica, durata, distribuzione, fruizione...), come tutte le migliori cose prodotte per internet parla con una sincerità disarmante al proprio pubblico, dimostrando ancora una volta come in rete oggi chi produce e chi fruisce sono le stesse persone.
Speedie Date viene da Strike.tv (contemporaneamente vetrina e studio di produzione indipendente per video in rete nato dallo sciopero degli autori hollywoodiani del 2007/2008) è quindi fatto da persone che hanno lavorato o lavorano nel mondo della televisione o del cinema americani ma hanno voglia di fare altre cose, di trovare il loro equivalente di un blog. Una derivazione del loro lavoro più libera.
Nello specifico è una ragazza e un ragazzo il duo creativo, lei produce e dirige, lui scrive. Lei laureata nel 2001 alla scuola di cinema, lui un po' più grande con un passato nel teatro, esperienza dalla quale è riuscito a reclutare gli attori che, si vede, non sono certo amatori.
Ma non fatevi ingannare non è un prodotto professionale nel senso più inquadrato del termine. I valori produttivi sono alti ma non il budget. E' semplicemente fatto bene. E come tutte le cose fatte bene funziona.
10 commenti:
"Nonostante il mio entusiasmo per le serie in rete..."
Anche noi commentatori siamo molto coinvolti.
voglio bene sperare che non sia un commento sarcastico. Il mio cuore potrebbe non reggere...
io in quanto individuo non ho mai visto una sola serie in rete. Non e giudico, semplicemente non mi sono mai perso il problema...
Ultimamente ho visto alcuni episodi della seconda serie di Dexter però, fa veramente schifo...
riscrivo il penultimo periodo dato che sono un analfabeta:
Non le giudico semplicemente non mi sono mai posto il problema.
in tutto questo mi sfugge che centri Dexter...
ci sono due scopi uno trasparente e un altro subdolo:
- quello trasparente è semplicemente che sono entrambe serie, e che rientrando in questa macro-categoria, ho pensato di poterne parlare....
- ... ma il mio vero scopo è attirare qui le "carampane" (DaveBlog™) di Dexter e farci a schiaffi...
Il tuo post è un pretesto per organizzare un fight club.
Io non ho mai visto una serie in rete, quindi non posso giudicare, ma secondo me Beppe Grillo è un ciarlatano.
e Zac Efron non vale niente
chi è Zac Efron mo?
zac efron piace molto a mia figlia....l'unica serei in rete che ho visto è stata the guild...per motivi sentimentali..carina
Posta un commento