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3.4.09

Lo stato del 3D (ovvero il punto che viene fatto ad ogni film)

Il 10 Aprile esce Mostri Contro Alieni, il cartone realizzato fin dall'inizio in 3D (che poi si è scoperto che non è vero ma vabbè...) che dà il via al 2009 tridimensionale (anche se tanto lo sappiamo tutti che sono balle, l'unico film che può forse far iniziare qualcosa sarà Avatar, il resto è noia).
Allora ci si sofferma ancora una volta, sapendo bene che nemmeno questa sarà l'ultima a chiedersi come sia questa tecnologia 3D, cioè come sia l'esperienza restituita dal film. In una parola: convincente?

Io continuo a non vedere qualcosa di convincente davvero.
Innanzitutto non vedo (ma lo sappiamo dipende da cinema a cinema) una tecnologia per il cinema stereoscopica che sia priva di errori e che funzioni in maniera trasparente cioè che io ad un certo punto mi dimentico di avere degli occhialetti e di stare guardando un film in tre dimensioni per essere assorbito dal film in questa nuova veste.
Secondo non vedo l'utilità di tale tecnologia in questi film. Se si esclude Viaggio Al Centro Della Terra, che era un film spot, le altre cose che ho visto potevano anche non essere in 3D e andavano bene uguale. Cioè non c'erano elementi del linguaggio che si facevano forza del 3D.
Certo però, mi si dirà, oggi tutti i film si fanno a colori anche se molti potrebbero essere pure in bianco e nero tale è l'uso basilare che fanno della fotografia a colori, ma lo stesso non ci lamentiamo. Corretto. Ma all'inizio dell'era del colore non poteva essere così (vedi Via Col Vento), perchè c'era qualcosa di nuovo che andava comunicato, un campo da esplorare e da mostrare. E poi non si paga di più per un film a colori.

E io giuro (giuro!!) che ho sentito alti esponenti del cinema digitale italiano, esperti, cioè quelli che fanno consulenza alle produzioni e a tutti i reparti della filiera e vengono invitati come esperti alle conferenze (non è che mi indigno per le parole del mio lattaio!), dire che nel cinema 3D le competenze di direttori della fotografia, registi e sceneggiatori di adesso non contano nulla. Che la nuova tecnologia spariglia tutto.
Il che in linea di teoria forse è anche corretto ma io, anche con questo nuovo film, continuo a vedere il solito buon vecchio cinema con in più un fondale più lontano.

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