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29.7.11

Bad Teacher: una prof da sballo (Bad Teacher, 2011)
di Jake Kasdan

Sono sicuro che siete contenti di vedere riportato per intero il titolo italiano. Non ringraziatemi, so che vi piace.
Passando al film in sè si tratta di una delle più piacevoli sorprese che il rientro dalle vacanze vi riserverà (esce il 2 settembre): una commedia autenticamente femminista e cattiva, cioè sincera.

Scritta da due sceneggiatori formati nella crew di The Office e interpretata da una Cameron Diaz che dopo Innocenti Bugie continua la scia di film sinceramente femministi, Bad Teacher ha il coraggio di cavalcare fino in fondo lo spirito caustico (e quindi "realistico") che ne anima gli inizi. Contrariamente a molto cinema statunitense che si professa cattivo con i trailer e gli incipt e che poi si risolve in finali più consueti dei film di Gary Marshall, Bad Teacher coniuga il lieto fine da commedia con una coerenza di stile, mood e irregolarità che è invidiabile.

Ma onestà intellettuale a parte il meglio di sè il film riesce a darlo nel ribaltamento semantico della consueta figura maschile del protagonista. La professoressa di Cameron Diaz è disegnata con rara precisione. Non è la donna vista con gli occhi degli uomini che solitamente viene proposta, nè la donna che per essere centrale si muove e agisce come un uomo, bensì mette in scena percorsi mentali, determinazione e stile prettamente femminei, non andando mai a cercare nemmeno quei luoghi comuni che scatenano l'approvazione delle altre donne.
Senza fare mai un passo indietro dai suoi propositi Bad Teacher incarna le idee e la visione di mondo di una fetta di pubblico ampia e scarsamente rappresentata. Non è solo questione di prendere in giro i "born again" (anche se la trovata di far cantare male Justin Timberlake ha del geniale), quanto di mettere in scena personaggi che, in positivo e in negativo, si autopercepiscono come fuori dal coro e che di questo non fanno un problema.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi hai convinta. Non so resitere a Jason Segel tra l'altro.

Ale55andra


vinz ha detto...

io stavolta dissento, son rimasto deluso.
Al di la' del cast perfetto, la sceneggiatura e' rozza e prevedibile.
Come al sollto, ogni cosa deve essere ripassata e sottolineata con l'evidenziatore giallo shocking, senno' il pubblico, che si sa, e' deficiente, non capisce. Non se ne puo' piu' di queste figurine bidimensionali del cinema USA. L'unico personaggio che ho trovato ben scritto e' il prof di ginnastica.
inoltre, l'atteggiamento di tutti i comprimari nei confronti della prof e' molto artificioso: lei e' evidentemente e vistosamente scorretta, ma nessuno intorno sembra capirlo davvero.


gparker ha detto...

L'ultima cosa che dici è verissima, nessuno sembra reagire adeguatamente, preside in primis, se volessi essere puntiglioso ti risponderei che essendo lei una gran fica è "un attacco al mondo dell'apparire e del conformismo di fronte alla supremazione dell'estetica sul contenuto" ma mi viene da ridere da solo. Credo semplicemente che sia un espediente di comicità e per quanto riguarda funziona, cioè fa parte dell'insieme delle cose divertenti che poi una così continui ad insegnare dormendo in classe indisturbata. E' lo stesso principio secondo il quale non si capisce come Clouseau possa essere diventato ispettore ma fa ridere.

Per il resto non condivido tutto, cioè non mi sembra tutto così sottolineato. Certo non è il massimo dell'allusivo ma mi sembra in media e gli altri meriti del film mi fanno passare sopra volentieri a queste semplificazioni hollywoodiane.


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